Sport

Cestisti in campo senza certificato medico, allarme a Brescia

In prima divisione sarebbero 20 su 25 le società non in regola. Il Coni: «Tutelate gli atleti, fate fare le visite mediche»
IN CAMPO SENZA VISITA: ALLARME
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L'inchiesta della Procura, che indaga per omicidio colposo  il dirigente responsabile della squadra del cestista 16enne triestino morto per infarto in campo a Mazzano un anno fa e sceso sul parquet senza il certificato medico per l'attività agonistica,  il Coni di Brescia che scrive alle Federazioni: «Tutelate gli atleti, fate fare le visite mediche» e ancora, una serie di partite perse a tavolino da squadre che hanno messo a referto giocatori che non avevano il nullaosta medico: la nostra inchiesta nel mondo cestistico bresciano oggi dal Giornale di Brescia dopo la chiusura indagini sulla morte del giovane Eugenio Rossetti. «È vero tante  squadre schierano giocatori non in regola con i permessi medici» afferma il presidente della Fip Brescia Andrea Sina.

Solo nelle ultime settimane tre gare si sono chiuse con sconfitte a tavolino (20-0) di quei club che hanno schierato giocatori non in regola.

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