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Cellino: «Sono finiti i tempi dei mediocri a Brescia»

Lo sfogo dopo il pareggio: «Chi va in campo dovrebbe cercare di essere più critico e capire che le partite si vincono con il cuore»
Cellino alla Club House per la presentazione ufficiale
Cellino alla Club House per la presentazione ufficiale
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«Mi aspetto un po’ più di rispetto e di voglia di crescere dai miei calciatori. Sono finiti i tempi dei mediocri a Brescia. Questa è la mia promessa»: parole pesanti come macigni quelle del presidente del Brescia Massimo Cellino. Il patron delle rondinelle analizza il momento della squadra dopo il pareggio di sabato con lo Spezia.

«Non ho visto tante squadre di un valore tecnico più elevato di noi in questo campionato, ma purtroppo ho visto parecchie squadre da noi incontrate con una determinazione superiore alla nostra e con una voglia di vincere più evidente nell’approccio alla gara. Ho l’impressione di aver trovato un andazzo dell’accontentarsi  con troppa facilità in questo club» ha tuonato Cellino che ha poi aggiunto, «si possono  mettere tutti i leoni o meglio tutte le leonesse  che si vogliono sulla maglia, ma sarei soddisfatto se si interpretassero l’allenamento e la gara con la determinazione rappresentata da questo simbolo, questo è un problema che ho notato anche nelle squadre del settore giovanile, dove la prestazione ed il risultato conseguente dovrebbero imbarazzare parecchio gli atleti e addetti ai lavori, ma qui nel nostro club  si accetta con molta facilità  e senza molto orgoglio  questo mediocrità».

Cellino, almeno in questa fase, sembra non voler puntare il dito contro l’allenatore Pasquale Marino. «Si cerca troppo spesso il nostro errore o per di più quello dell’allenatore nello schieramento tattico. Ma chi va in campo dovrebbe cercare di essere più critico e capire che le partite si giocano e si vincono con il cuore, l’amor proprio e  il desiderio del risultato, prendendosi la responsabilità di combattere e di dare tutto quel che si ha per onorare una maglia e  coronare i sogni  dei tifosi, che in loro ripongono  tante aspettative e fiducia».

 

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