Cellino al Vittoriale: dialogo e applausi con Venditti
Metti due amanti della musica e del calcio uno di fronte all’altro. O meglio: uno sul palco del Vittoriale per il secondo concerto consecutivo nel Bresciano. L’altro, camicia bianca, seduto in prima fila. L’uno è Antonello Venditti, che probabilmente ama più la Roma delle sue canzoni. L’altro è Massimo Cellino, che tiene alle sue chitarre come fossero i giocatori pregiati del Brescia.
I due sono amici da tempo e tra loro è nato un gustoso siparietto ieri sera durante il concerto. Venditti racconta la storia da cui è nata una delle sue hit più famose, «Piero e Cinzia»: il 1980, il viaggio a Milano, lo storico concerto di Bob Marley, i due fidanzati che diventano quasi involontari protagonisti di una storia che ancora oggi fa cantare migliaia di persone. Il discorso si intreccia tra musica e calcio, fino a quando il cantautore romano sorride e guarda la prima fila.
«Qui c’è un presidente di un squadra di calcio, che attualmente è il Brescia, ma io l’ho conosciuto quando stava a Cagliari. È un amante della musica quasi quanto me... Massimo Cellino». Il presidente si alza in piedi, scatta l’applauso, poi torna quasi subito a sedersi accanto alla moglie. Ma non è finita, perché Venditti va oltre. «Lui è un grande chitarrista - dice - e lo dico seriamente. Ha invitato a casa sua... Chi è venuto a casa tua dei Pink Floyd?» chiede sorridento Venditti. «Ah...c’erano tutti e suonavano per lui e lui stesso suona i Pink Ployd discretamente. Stasera voleva portare la chitarra, secondo me ho fatto male a non fartela prendere....». E poi, per Cellino e non solo, «Piero e Cinzia».
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