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Calvisano allarga lo stadio per il match ball

Per la finale il San Michele avrà mille posti in più e diventa «Peroni Stadium».
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CALVISANONel cuore di ogni cittadino di Calvisano, e di ogni appassionato di rugby, lo stadio che ha visto tanti successi e almeno due trionfi della squadra giallonera, si chiamerà sempre «il San Michele». Ma da sabato il campo del Cammi Calvisano cambia nome, non perché l'arcangelo sia caduto in disgrazia da queste parti, ma più semplicemente perché da sabato lo stadio di Calvisano diventerà il primo «Peroni Stadium».
Non ci sono precedenti nel rugby e in tutto lo sport italiano c'è solo lo stadio «Giglio» di Reggio Emilia che porta il nome di un'industria casearia. Una novità importante perché si tratta di un interessante esperimento di marketing e perché la birra Peroni è uno sponsor ormai consolidato della Nazionale di rugby.
Ma il nome non è la sola novità per lo stadio di Calvisano, dove in questi giorni fervono i lavori per montare due nuove tribune metalliche a destra e a sinistra della vecchia gradinata di fronte all'attuale tribuna coperta. In tutto verranno aggiunti poco più di mille posti a sedere, che porteranno la capienza a circa 3mila posti, dei quali 1.800 coperti. «Proprio la dimensione ottimale per il rugby del nostro livello», ha spiegato ieri il presidente Vaccari sottolineando che queste novità guardano alla partita di ritorno della finale scudetto contro I Cavalieri Prato, in programma sabato a Calvisano, ma anche al futuro, iniziando dall'ormai sicura partecipazione alla Challenge Cup il prossimo anno.
Ma l'orizzonte del Calvisano, ora, è limitato a sabato, al primo match ball per vincere lo scudetto. Ieri Vaccari ha sottolineato i meriti di questa squadra che, da neopromossa, è arrivata fino in cima all'Eccellenza ed ora può addirittura allungare le mani sullo scudetto: «Grazie a tutti quelli che sono stati con noi in questo viaggio - ha detto Vaccari - ma grazie soprattutto al preparatore atletico che ha fatto sì che i nostri ragazzi nelle ultime partite siano stati protagonisti di straordinarie prestazioni nel secondo tempo, quando agli altri viene meno la benzina. E grazie allo staff medico, agli allenatori, a Cavinato che è stato capace di fare una sintesi vincente con questa squadra. E grazie infine a tutti i giocatori che hanno ben interpretato lo spirito del Calvisano e lo faranno anche sabato nel match contro Prato».
Come dire che a Calvisano non si vende la pelle dell'orso prima del tempo, ma si sente aria di scudetto.
Alberto Pellegrini

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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