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Calcioscommesse, Carobbio rinasce a Ciliverghe

Il calciatore segna una doppietta nei giorni in cui la Procura di Cremona chiude le indagini: «È tutto alle spalle»
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Ci si può credere o meno alle coincidenze, al destino. Ma nessuno può negare che la scorsa sia stata una settimana particolare per Filippo Carobbio, ora giocatore del Ciliverghe di serie D ma con alle spalle una lunga carriera tra i professionisti. È iniziata con la chiusura delle indagini della Procura di Cremona sulla vicende calcioscommesse, è finita con due magie sfornate dal suo mancino per rilanciare il Ciliverghe di serie D.
 
Due reti per togliersi anche qualche macigno. Pure davanti a taccuini e microfoni. Cosa sempre negata finora a media locali e nazionali (anche su consiglio dell’agente) dopo la lunga squalifica per l’inchiesta «Last bet». Ma concessa dopo la doppietta al Villafranca. Per parlare dell’incredibile gol da calcio d’angolo, del calcioscommesse e di Antonio Conte, dei primi mesi nell’Interregionale e degli sfottò degli avversari.
 
«L’inchiesta di Cremona? Io ho finito tutto da un po’ di tempo - dice il regista bergamasco -, ma è chiaro che mi tocca sempre un pochino. L’ultima è stata una settimana particolare, diversa dalle altre, con la chiusura delle indagini. Ma aver fatto una buona gara, aver segnato due belle reti, significa essersi messo tutto alle spalle. Io ho fatto il mio percorso in questa vicenda del calciosommesse. Ho scelto fin dall’inizio di collaborare, ho deciso di togliere tutti gli scheletri dall’armadio. Mi spiace per le persone che ho coinvolto, mi spiace dal profondo del cuore. Mi spiace aver coinvolto anche Conte. Se poi fa il bell’imbusto in tv meglio per lui: è l’allenatore della Nazionale, può permetterselo». 
 
Sei mesi in serie D, qualche battuta pesante da parte dei tifosi avversari: «Ma quello l’avevo messo in preventivo. Quello che credo è che i miei compagni e la società mi hanno conosciuto, sanno chi sono. Ho fatto degli errori, è inutile negarlo. Ma ho anche pagato. E ora spero solo di portare il mio contributo alla squadra».

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