Roncadelle, Vornic portiere per caso e goleador senza troppo stupore

In rete contro lo Sporting Brescia: «La corsa verso l’area con l’ok dei miei compagni»
Marin Vornic - © www.giornaledibrescia.it
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Fare gli straordinari sembra essere il mestiere di Marin Vornic, portiere moldavo classe 2002, che nella nostra provincia vive da quando aveva 9 anni e che in porta ci è finito per caso. Sì, proprio così.

«È stato forse meno casuale il mio gol di domenica (valso il 3-3 per il suo Roncadelle in casa dello Sporting Brescia, ndr), perché quando sei in area di rigore sull’ultimo angolo ci sta che il portiere possa colpirla, sfruttando l’altezza. Invece tra i pali ho iniziato a giocare per una coincidenza, durante un torneo con le giovanili dell’Uso United. All’inizio ero un difensore. Stavamo per iniziare un torneo giovanile a Bovezzo - racconta -: alla prima partita i due portieri erano infortunati, io avevo a casa un paio di guanti e ho chiesto di poter provare. Non sono più uscito dai pali, anche perché quel torneo lo abbiamo poi vinto e sono riuscito, nel percorso, a parare ben tre rigori».

Autorizzazione concessa

La sortita per il gol del 3-3 di domenica è passata dall’ok dell’allenatore? «Avevo chiesto 2-3 volte di salire, ma tutti erano concentrati su quello che stava succedendo in area, dato che abbiamo battuto diversi angoli e punizioni. Alla fine sono salito, dopo avere ricevuto il nulla osta da parte di alcuni compagni. È andata bene: poi, beh, io volevo portare le paste, ma mi hanno chiesto di pagare la pizza a tutto lo spogliatoio. Nessun problema, anche se in realtà ho detto ai miei compagni che dovrebbero pagarla loro a me, questa volta». A chi si ispira Marin Vornic? «Essendo interista sfegatato, mi sono rimasti nella memoria i tanti interventi di Julio Cesar nell’anno del Triplete. Dunque posso dire che il portiere brasiliano è il mio idolo».

Mentre nei Mondiali in corso di svolgimento, «se passa il turno, credo potrà vincere lo scettro di miglior portiere Curtois del Belgio, forse davvero il migliore del mondo, oggi. Io però faccio il tifo per Schmeichel della Danimarca: meriterebbe di fare tanta strada».

Tornando sulla terra, dove può arrivare il Roncadelle? «Il pareggio in casa dello Sporting Brescia ha detto che siamo in salute, anche se alla fine l’abbiamo riacciuffata all’ultima azione. Ma fino a quel momento meritavamo più noi di loro, dunque sono due punti lasciati per strada. Tuttavia, rispetto all’inizio difficoltoso, ci siamo rimessi in carreggiata e puntiamo in alto».

Chicca finale: non è il primo gol di Vornic da portiere. «Nelle giovanili ne ho segnati un paio: uno sempre di testa da angolo e uno direttamente da rinvio. Ma era calcio a sette: quello di domenica vale di più».

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