Promozione Lumezzane: «Torneo straordinario oltre le aspettative»

L’irrefrenabile gioia di Caracciolo e Pesce. Il dg Mancini: «Un vero condottiero Franzini»
Franchi, Gullit e altri dei trascinatori valgobbini - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Franchi, Gullit e altri dei trascinatori valgobbini - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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I Kapovolti, gli ultras del Lumezzane, entrano negli spogliatoi dal cancello secondario. Vogliono festeggiare assieme alla squadra del Lumezzane la promozione in serie D e, in borghese, Andrea Caracciolo dedica a loro il successo. «È stato brutto perdere lo spareggio l’anno scorso, è bellissimo avere giocato d’anticipo ora. Vincere a sei gare dalla fine è qualcosa di straordinario. Abbiamo avuto due sole partite di flessione in un campionato intero».

Per la società parla il dg Luigi Mancini. «Per la prima volta abbiamo potuto disputare un campionato normale, senza sospensioni o formule strane. A chi dice che il nostro successo era scontato, ricordo che in Eccellenza ci sono società che hanno fatto anche la A, che pure faticano. La dedica, invece, è per il gruppo del Villaggio Sereno, ossia noi stessi che ci troviamo tutti i giorni e lavoriamo al meglio. Un grande grazie va però a Franzini, condottiero vero, e ai soci del club che hanno saputo investire bene».

Il presidente Vincenzo Picchi, che guarda al futuro. «Si può fare bene anche in D? Io credo di sì, l’obiettivo è risalire, senza voli pindarici ma con scelte oculate. Abbiamo creato una struttura che può sostenersi nel tempo. Il futuro è dalla nostra: la promozione è una gioia immensa». Infine i protagonisti. Simone Pesce ringrazia Lodovico Camozzi «per avermi coinvolto in questo progetto. Con un anno di ritardo abbiamo fatto a lui e a noi un regalo meritato. Io ancora qui? Ci sarà tempo per parlarne, adesso godiamoci una vittoria che, nel modo, è andata oltre le aspettative». Okyere Gullit ha messo il punto esclamativo: «Avremmo festeggiato anche senza il mio gol, ma sarebbe stato un delitto perdere. Adesso facciamo casino finché stiamo in piedi». Infine lo specialista Stefano Franchi, con la figlioletta in braccio. «È il mio sesto campionato vinto, di sicuro non ci è stato regalato nulla: abbiamo lottato e sudato ogni partita».

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