Prima categoria: Cellatica, una novità con la difesa da record

In Promozione c’era già arrivato, ma mai vincendo il torneo. Il tecnico Guido Bertoni: «Eccezionali»
  • I festeggiamenti del Cellatica per la Promozione
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AA

Fare sembrare normale un campionato che ha portato 19 vittorie su 25 e la migliore difesa (11 gol) dell’intera Lombardia in Prima categoria. Il Cellatica ce l’ha fatta, ma è rimasto sorpreso (per fortuna del tecnico Guido Bertoni non sul campo del Real Leno) da un dettaglio sul traguardo. «Non avevamo con noi le magliette celebrative - sorride Bertoni -. Le avevamo preparate, ma pensavamo di vincere il campionato all’ultimo turno. Alla fine alcuni nostri dirigenti sono saliti in auto, hanno fatto le volate da Leno a Cellatica e poi di nuovo a Leno, in tempo per farci posare con le magliette. È stato un bel miracolo anche il loro».

All’ultimo turno il Cellatica ospita il Nuvolera, fuori da tutto. Sarà una festa ma l’obiettivo della migliore difesa regionale è ben presente nella mente di Bertoni. «Credo che saremo tutti rilassati, tuttavia mi piacerebbe non prendere gol. Mi sono informato: nel girone D c’è il Biassono che ha incassato 12 reti, nell’N la Baranzatese è a 14. Come vedete, ai numeri ci tengo. E da ex portiere avere cifre da record in retroguardia lo considero un valore aggiunto». Vincere (al primo campionato concluso alla guida di un team senior per Bertoni, dunque senza i due fermati dal Covid) con la miglior difesa è un mantra che si ripete spesso, a tutti i livelli.

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«Credo sia anche la messa in pratica di una filosofia: noi aggrediamo alti, facciamo possesso palla con percentuali importanti e quindi subiamo poco. Poi dietro abbiamo giocatori oggettivamente di categoria superiore: diciamo che ai meccanismi e alla mentalità abbiniamo la forza dei singoli. Peraltro sono anche contento per il nostro portiere Russo, che nelle ultime nove gare, Coppa compresa quando siamo usciti solo ai rigori, ha incassato un solo gol. A proposito di Coppa Lombardia, è l’unico neo: da giocatore ho giocato le finali di questi tornei quattro volte, mi sarebbe piaciuto arrivare in fondo». Il duello col Lodrino è stato aperto fino a domenica

«E ciò rende merito a noi e a loro. In genere, quando tieni un passo come il nostro, con 4 pareggi e 2 ko, dunque 14 punti lasciati in tutto il torneo, vinci con 4-5 giornate di anticipo. Noi no, perché il Lodrino non ha mai mollato e infatti meritatamente è già al terzo turno play off. Dal canto nostro, abbiamo fatto sembrare normale qualcosa che era fuori dall’ordinario: ci siamo ritrovati in una situazione in cui, nonostante un passo eccezionale, sarebbe bastato sbagliare una partita e mezza per perdere il primato. Vincere così significa avere tempra, che va oltre le qualità di un gruppo ampio e sfruttato a pieno».

Per la Promozione - Everest storico eguagliato per il club che non aveva però mai vinto la Prima, salendo per ripescaggio in passato - questo Cellatica quanto dovrà cambiare? «È molto presto per dirlo: ci troveremo, io stesso non ho ancora la conferma nero su bianco. Diciamo che già per il capitolo under si passerà dai 1998 e 1999 obbligatori ai 2002, 2003, 2004 sempre in campo. Ed è un bel salto. Certo, molti over sono già pronti per il piano superiore. Ma c’è tempo per ragionare. Intanto finiamo bene il campionato. E chiudiamo con la miglior difesa».

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