Lumezzane gioca d’attacco, occhi su De Angelis-Piscitella

Lapidario, Caracciolo non si sbottona più di tanto nel tracciare la rotta del mercato del Lumezzane, che intende essere protagonista anche in D
Ciro De Angelis
Ciro De Angelis
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«È ancora presto, sentiamoci la prossima settimana»: Andrea Caracciolo ha già studiato bene da direttore sportivo. Lapidario, non si sbottona più di tanto nel tracciare la rotta del mercato del Lumezzane, che intende essere protagonista anche in D. Tuttavia qualcosa sembra muoversi nella società rossoblù, ed è ufficialmente partita la caccia, in primis, ad una punta che consenta il salto di qualità. Tanti i nomi accostati al Lumezzane e tutti plausibili, anche se poi ne arriverà soltanto uno, o al massimo due.

Dalla Romagna, ad esempio, si parla di un contatto con la punta esterna Gianmario Piscitella, classe 1993 del Rimini, profilo che molto bene si sposerebbe nel 4-3-3 (o 4-2-3-1) di Arnaldo Franzini, confermatissimo alla guida. Per quanto riguarda l’ariete centrale, invece, potrebbe rappresentare una vera e propria certezza Ciro De Angelis, bomber del Franciacorta ormai abbonato non solo alla doppia cifra, ma spesso anche al podio (primi tre posti) della classifica cannonieri in categoria.

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Piaceva anche Mario Chessa, che però dalla Castellanzese è passato ufficialmente sabato all’Arconatese, una formazione da tenere d’occhio per l’anno prossimo, a patto che venga confermata nel girone con le bresciane. Il Lumezzane sembra guardare anche a Breno, sempre per l’attacco: non è un mistero che ai rossoblu piaccia molto l’esterno offensivo Patricio Goglino, classe 2001 e dunque spendibile anche in ottica under, mentre sempre davanti potrebbe essere fatto un tentativo per Mattia Mauri, classe 1992, che però ha un altro anno di contratto con i camuni, che intendono blindarlo.

Oltre al mercato in entrata, ci sono le conferme. E su questo fronte i «grandi vecchi» dovrebbero essere i primi tasselli su cui costruire la rosa 2022/2023. Dovendo fare tre nomi, si può puntare quasi a occhi chiusi sulla permanenza in Valgobbia di Giosa, Pesce e Torelli, peraltro uno per ruolo, in modo da avere già un’ossatura ben precisa.

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