Franciacorta, che rammarico: i tre punti sfumano al 97’

Un classicone. Due squadre fanno di tutto per vincerla, se la giocano e se le danno di santa ragione, poi esce il pareggio 2-2 che non serve a nessuno: non alla Brianza Olginatese, che ferma sì l’emorragia di quattro ko di fila, ma non per questo avvicina la salvezza; non al Franciacorta, che vedeva ormai a -3 la soglia play off e invece dovrà provare a rimontare 5 punti nelle ultime quattro giornate.
Pari nei gol e forse anche nelle recriminazioni: ma se i due legni colpiti dai locali si possono anestetizzare col detto beffardo per il quale «i pali servono a tenere su la porta», più difficile da digerire è il gol incassato al 97’, ben quattro minuti oltre il tempo di recupero inizialmente fissato dall’arbitro. Un 2-2 che arriva in mischia letteralmente cinque secondi prima del fischio finale, dato che non si fa nemmeno in tempo a rimettere palla al centro che la gara si chiude. E scivolano via due punti, mentre il rammarico, bello grosso, rimane lì.
Maspero chiede ai suoi di prendere in mano la partita e viene accontentato a metà, perché il possesso è sterile e lento: i primi spari sono da fuori con Faini da una parte e Momentè dall’altra (Pilotti c’è). Poi al 17’ il Franciacorta trema quando Viganò di testa inzucca a colpo sicuro da angolo e soltanto Faini, giocando a flipper con la traversa, evita il gol.

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È un episodio che spaventa il Franciacorta, già sin lì non velocissimo a manovrare e che, come una tartaruga, ritrae la testa nel guscio. Il tentativo arcuato di Scaglia al 23’ (fuori di poco) e il la conclusione a lato del palo del solito perno locale Momenté, dopo buona circolazione sul perimetro, non alzano il voltaggio di una gara che vede il primo tempo chiuso dai tentativi alti di Kouko e Scaglia, inframezzati da una zuccata larga del solito Momentè.
La ripresa è lenta per 25 minuti e rock nel gran finale. Fischetti la inaugura alzando una controfuga al 2’, con Guanziroli che al 10’ è l’uomo sbagliato al posto giusto, perché mastica una palla golosa offertagli da sinistra da Momentè. Cavagna dal limite trova Pilotti pronto alla presa, poi al 17’ il Franciacorta s’aggrappa ancora al palo: Caraffa dentro a mille all’ora, apertura su Guanziroli, che da sinistra scarica per Caldera, fermato dal legno. Segue un quarto d’ora di quiete prima della tempesta. Al 28’ Piccinni legge male un lancio dalle retrovie e perde il duello fisico con Momentè, che in pallonetto benedice la sua gran partita con l’1-0.
Col gioco che meriterebbe una puntata speciale su «Chi l’ha visto?», il Franciacorta chiude aiuto ai singoli: Sodinha al 35’ inventa per Bithiene e, quando l’ala viene fermata, usa le maniere spicce, «seccando» in porta l’1-1 da 25 metri. Sorpasso. Basanisi al 42’ sfonda centralmente e serve Marella, che si piazza bene col corpo e prende fallo da Guanziroli: è rigore e De Angelis non spreca.
Sembra il classico massimo risultato col minimo sforzo, ma al 51’, quando la gara doveva già essere chiusa da almeno tre minuti, Piccinni stende Caffarra e si fa espellere, sulla punizione la sfera giunge a Viganò che impegna Pilotti, battuto poi dal tap in di Redaelli. Il fischio finale cinque secondi dopo è una beffa nella beffa.
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