E ora è il Franciacorta sull’ex tecnico del Darfo
A distanza di una settimana dall’ultima gara della stagione 2021/22, il Franciacorta è già proiettato verso il prossimo campionato. L’addio ufficiale al tecnico Riccardo Maspero ha spalancato le porte del nuovo anno, mandando in archivio una stagione chiusa al di sotto delle aspettative. Partita con l’obiettivo di migliorare il nono posto della stagione precedente, la società amaranto ha concluso in decima posizione, ad 11 punti dai play off e con 13 sui play out. Sostanzialmente un campionato di metà classifica, nel quale la formazione franciacortina ha pagato la pareggite di inizio stagione (sei nelle prime dieci gare) e la sbandata a cavallo tra la fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno, con quattro punti in sei gare.
I successivi otto risultati utili consecutivi non sono bastati per riaccendere le speranze play off, obiettivo non dichiarato, ma comunque inseguito tutto l’anno come spiega Roberto Fusari, diesse da febbraio dopo l’addio di Eugenio Bianchini: «Sicuramente la speranza era quella di fare una stagione migliore. È vero che abbiamo fatto un ottimo lavoro con i giovani ed abbiamo espresso un calcio propositivo, però, in termini di risultati si poteva fare di più. Nel ritorno abbiamo fatto una lunga rincorsa, ma non è bastato per avvicinarsi alle zone alte della classifica, così rimane un po’ di rammarico».
Valutazioni che hanno spinto il club all’ennesimo cambio in panchina: «Pur riconoscendo la grande professionalità di Riccardo ed il buon lavoro svolto con i giovani, abbiamo deciso di cambiare strada, di rinnovare il percorso - spiega lo stesso Fusari -. Non vogliamo ripartire da zero, ma migliorare quegli aspetti che non sono girati per il verso giusto in questa stagione. Dopo un’accurata riflessione e non senza dispiacere, abbiamo ritenuto che ci fosse bisogno di un cambio alla guida tecnica».
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Panchina che rimane vacante: i profili sul taccuino dei dirigenti franciacortini non mancano. Il nome di Stefano Preti, caldo nei giorni scorsi, pare essersi raffreddato; Ivan Del Prato piace da tempo, ma pare vicino al Breno, che a sua volta ha salutato Tacchinardi, un anno fa molto vicino allo Sporting... «Non c’è fretta - dice il diesse -. Sappiamo l’importanza di questa scelta e per questo stiamo facendo tutte le considerazioni del caso. Stiamo valutando diversi profili, ma in questo momento è presto. Squadra da rifondare? No, la base c’è e ripartiremo da quella».
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