Desenzano, Breno e Franciacorta: il calendario verso i play off

Dopo i successi simultanei nel turno infrasettimanale le bresciane si proiettano verso il rush finale
Un'immagine dell'ultima partita del Franciacorta
Un'immagine dell'ultima partita del Franciacorta
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Via al rush finale e il dato migliore, per le bresciane, è che in serie D ce la giochiamo soltanto per i play off. Otto giornate, dieci pretendenti, sessanta partite, mettendo in conto anche venti scontri diretti in totale da qui alla fine: la prima sale in C, dalla seconda alla quinta entrano nella griglia play off. A seguire, le cinque deluse. E se il Desenzano Calvina ha la classifica migliore, perché al contrario di BrenoFranciacorta è già dentro i play off grazie all'attuale quarto posto, ecco che tutte le nostre formazioni stanno correndo forte: mercoledì è arrivato un tris niente male, che ha definitivamente chiuso il discorso salvezza (che in realtà, anche per Breno e Franciacorta, non era mai apparso aperto) e consente ora di poter guardare esclusivamente avanti.

La situazione

Già, ma classifica a parte, chi ha il calendario migliore? Tutto è chiaramente relativo e il fatto che soltanto il Crema nel girone B di serie D possa considerarsi praticamente fuori da tutto, non aiuta a pronosticare le motivazioni delle varie sfidanti: fermo restando che, come sempre, chi deve salvarsi è spesso pericoloso, proprio per la fame che riversa in campo, tanto quanto una formazione accreditata per stare in alto. Il Sangiuliano primo ha probabilmente il cammino migliore: ha sì quattro scontri diretti, ma quasi tutti alla fine, quando il vantaggio già cospicuo potrebbe essere gestito. Il vero ostacolo iniziale è costituito dal Breno che, dal canto suo, deve giocare tre scontri diretti ma vanta anche un nucleo centrale del calendario potenzialmente da poker, ossia con quattro avversarie sulla carta tutte abbordabili. La difficoltà cresce leggermente per il Legnano, che sfida tre rivali play off e nel finale diventa l’ago della bilancia della zona salvezza. Simile a quello dei viola è il cammino della Casatese, leggermente più tosto è invece per il Franciacorta, che però gioca gli scontri diretti in alternanza con sfide meno impegnative, una situazione che alla lunga può risultare ideale anche per la gestione delle energie. 

Saliscendi

L’Arconatese può sfruttare le prossime due sfide per rientrare, ma poi ha quattro scontri duri alla fine, anche se il Sangiuliano all’ultima somiglia più a un’opportunità. Il Desenzano Calvina di scontri diretti ne gioca cinque, ma in mezzo contro Vis Nova e Leon può (e deve) fare 6 punti. Le complicazioni salgono per Virtus Ciserano (cinque trasferte su otto e quattro scontri diretti), Folgore Caratese (come sopra) e Brusaporto, che ha le proprie sfide senza ritorno (cinque) concentrate in aprile e forse, tra tutte, ha il calendario peggiore. A proposito di scontri diretti, saranno quattro domenica, poi alla 32ª uno solo, infine via al finale con 2 o 3 sfide al vertice ogni domenica.

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