Darfo, poker e aggancio: Rovato perde col gol fantasma

Sul 3-2 la rete non convalidata porta alle espulsioni di Poma e di due giocatori franciacortini: s’infiamma la corsa post season
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AA

Succede di tutto con il padre di tutti gli episodi che si materializza a metà secondo tempo col Darfo avanti 3-2: Guerini calcia da fuori, centra la traversa poi la palla probabilmente rimbalza dentro. Per tutti, ma non per la terna. E a quel punto, dopo un altro legno (stavolta senza rimbalzi dubbi) sempre di Guerini, il Rovato vede rosso e prende i «rossi», come già avvenuto in almeno altre due occasioni in stagione.

Morale? Dopo sei gol, tre legni e una dozzina di altre occasioni Rovato e Darfo escono sì con la certezza di centrare i play off in caso di successo all’ultimo match col Castiglione (i calcoli della classifica avulsa dicono bene a entrambe, con ogni combinazione), ma l’ascensore della post season sembra avere preso a bordo i neroverdi, con i franciacortini ora a rischio «scarico» (anche per il calendario, giocano col Castegnato secondo che può eliminarli per la forbice dei 9 punti).

Ma parlare di calcoli toglierebbe spazio a una cronaca densissima: nel primo tempo il Darfo domina, impegna Festa con Flaccadori, che poi trova Gambarini sulla linea di porta. Al 34’, meritato, lo 0-1 con un tiro debole ma preciso di Randazzo.

Nella ripresa cambia tutto: il Rovato è furente e incanala inizialmente bene le energie, rimontando con Lonardi, che spiazza Ravelli (bravissimo poco prima su Colonetti), e poi con lo stesso Colonetti che incorna a rete un bel cross da destra. In mezzo pure un palo centrato da Colonetti da fuori area.

Contromossa di Sana e il Darfo la ribalta ancora: in due minuti Randazzo in inserimento su lavoro di fino di Pedersoli e Fusar Bassini con un arcobaleno sotto il sette confezionano il 2-3. Finita? No, il bello (o il brutto) inizia adesso. Il gol fantasma, un altro legno di Guerini, i due rossi (tre con quello all’allenatore Poma) ai locali e il Darfo che a quel punto, in contropiede, passa e chiude con Pedersoli, su assist dell’uomo chiave Randazzo. Poi tutti a far di conto.

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