Da Luciano a Tommaso: alla Bagnolese prosegue la dinastia degli Adami

La firma sulla prima vittoria neroverde in prima categoria è del classe 2002 nipote di secondo grado dell’indimenticato bomber
Tommaso Adami (a sinistra) e Luciano Adami (a destra) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Tommaso Adami (a sinistra) e Luciano Adami (a destra) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un gol per respirare, un gol per celebrare i primi tre punti in campionato nonostante assenze pesanti, un gol per scrivere un’altra storia. La Bagnolese si coccola Tommaso Adami, decisivo domenica nell’1-0 sulla Verolese nel girone G di Prima. «È la mia prima rete da quando sono qui dal 2020, per di più segnata con il mancino, mio piede debole - confida -: sono molto felice e la dedico ai genitori, ai nonni e alla mia ragazza Rebecca. Al di là della gioia personale (al 27’ della ripresa su assist di Selmani, ndr), è un bel risultato per il gruppo: dopo un avvio difficile dove girava tutto storto, ce lo meritavamo questo successo. Sperando di ritagliarmi maggiore spazio con prestazioni convincenti, mi auguro sia l’inizio della risalita: dopo la retrocessione dalla Promozione, avevamo altri obiettivi rispetto alla salvezza».

Filo conduttore

E, pensando al cognome che porta, il protagonista del match rievoca inevitabilmente alla mente un altro Adami che, come lui, con i neroverdi ha un feeling di lunga data: Luciano vi disputò le sue ultime partite nel 1997, prima di diventarne allenatore a più riprese dal 2002 al 2013. Il riferimento va ovviamente al mitico Ciano, il quale, tra l’altro, con il giovane classe 2002 vanta un legame di parentela: è zio di secondo grado. Proiettandosi allora ipoteticamente nel futuro, con il recente derby bassaiolo potrebbe essersi aperto un nuovo capitolo della dinastia di famiglia. «Viene spesso in tribuna: è ancora un grande tifoso - dice il ragazzo -. Purtroppo l’ho visto solo in azione ad un torneo fra vecchie glorie a Polpenazze, ma papà mi ha raccontato di lui e della sua abilità sotto porta. È come un mito. Sarebbe un sogno emularne la carriera».

L’allora attaccante Luciano Adami con la maglia della Bagnolese
L’allora attaccante Luciano Adami con la maglia della Bagnolese

Consigli

Intanto, cresciuto nel Real Leno, il 19enne - già allenatore nella Scuola calcio della «Bagno» - cresce con i consigli dei veterani, quali sono capitan Zanola, Tampella, Tortelli, Turchetti e Pradella. Ma da fuori come appare il «nipotino»? «Tommy è bravo e forte fisicamente, tuttavia al momento non ha i movimenti da bomber - analizza con un occhio critico lo zio Luciano, classe ’57, con un passato glorioso tra dilettanti e professionisti, con Lonato, Brescia, Lumezzane e appunto Bagnolese -. Dovrebbe occupare di più l’area. Non a caso ne stavo parlando con mio cognato dietro la porta e un istante dopo ha segnato: per l’occasione gli ho sussurrato "vado a far suonare le campane". Battute a parte, sono contento si sia sbloccato, è un bravo ragazzo».

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