Cazzago e Vobarno, un punto a testa e pochi rimpianti

Le due compagini si equivalgono nelle reti e nel numero delle occasioni
Migliore per gli ospiti. Gannouni del Vobarno
Migliore per gli ospiti. Gannouni del Vobarno
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Mezzo pieno o mezzo vuoto? Di certo, sorseggiato un po’ per uno, il bicchiere del derby di Bornato consegna un punto e pochi rimpianti sia al Cazzago sia al Vobarno. Chi va in vantaggio - gli ospiti, in questo caso - ha almeno in partenza un motivo in più per recriminare, ma due buone parate di Tognazzi nel quarto d'ora finale consegnano pure ai padroni di casa buone prove da portare a suffragio al tribunale del risultato.

La cronaca

La prima mezz'ora vive di attimi, due ma decisivi: al 7' Gannouni incorna il vantaggio da angolo; al 32' invece Lorenzi, pressato da Savoia, cade con mestiere e strappa un rigore largo, sistemato in porta da Comotti. Il risultato non cambierà più, ma la suspense non manca. Paghera, ad esempio, schierato sotto la punta e non come terminale offensivo, ha più campo per avanzare palla al piede e, quando lo fa, impegna Paderno. Il portiere di casa dice no anche a Savoia, che dall'ultimo corner del tempo conferma la maggiore fisicità dei valsabbini.

Nella ripresa la gara si fa sporca, complice un campo in «tenuta invernale» con Assini che si alza per dare campo a Morè e il Vobarno che prova a inventare con Zanotti. Ma per digerire l'assetto serve tempo, così che solo nel finale l'1-1 viene messo a rischio: Inverardi e Mennucci spaventano Tognazzi, Paghera reclama rigore per fallo su Sabatucci, Guerra sull'ultimo cross di Morè arriva con un centimetro di ritardo.

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