Carpenedolo al massimo col minimo, Prevalle spreca troppo

I padroni di casa sfruttano la loro unica occasione grazie a Botturi I tentativi dei neroverdi sbattono invece contro un super Ferrari
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Il Prevalle ci prova in ogni modo, il Carpenedolo vince: così è finita la sfida d’alta classifica allo stadio «Mundial ’82».

Qui dove, dopo la doppietta di domenica scorsa con la Governolese, il bomber di casa Botturi ha firmato il terzo centro consecutivo, siglando quello che al 95’ sarà di fatto il gol partita per l’1-0 a referto. Un risulttao che vale tre punti importantissimi.

Nella circostanza, al 44’ Pasini dalla bandierina scambia con Panina per agevolare il conseguente cross di Dossena che carambola su Diene e poi viene tramutato in una palombella beffarda per Benedetti dalla testa di Botturi.

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Questo è l’unico tiro verso la porta dei biancorossi (ieri in completo neroverde) da parte della squadra di casa. Al contrario, Ferrari è dovuto salire in cattedra in più occasioni per difendere lo specchio della porta: eccolo al 31’ intercettare la conclusione di Guariniello e nella ripresa servono gli straordinari sulla sventola di contro balzo dello stesso Guariniello nonché al 49’ sul tentativo di Bonassi, mentre si limita ad osservare appena sopra la traversa tanto il missile di Vernuccio (25’) quanto l'incornata di Avanzi (35’).

Annoverate le varie occasioni, la restante disamina del match non regala grandi spunti di riflessione: complice anche un terreno di gioco con molti avvallamenti, la palla non circola in modo fluido ed entrambe le formazioni preferiscono le verticalizzazioni al fraseggio.

Ne nasce così una gara ricca di scontri in mediana, con gli attaccanti raramente protagonisti. Certo il merito va anche alle retroguardie, con i leader di reparto (capitan Guatta e Avanzi) poco sollecitati in chiusure «estreme» insieme ai compagni.

Ad ogni modo, insindacabile il verdetto al triplice fischio: il team di Novazzi strappa il successo ma non rientra ancora in zona play off; quello di Valotti rallenta nuovamente la propria corsa, ma resta terzo.

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