Calcio dilettanti, il nodo-recuperi agita lo stop delle bresciane

L’Eccellenza tornerà il 30 gennaio mentre dalla Promozione a scendere si ripartirà il 13 febbraio: come inserire le gare arretrate?
In Eccellenza già domenica 23 ci saranno i primi recuperi - © www.giornaledibrescia.it
In Eccellenza già domenica 23 ci saranno i primi recuperi - © www.giornaledibrescia.it
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Le dimensioni contano, eccome. E infatti avere studiato, in estate, gironi mediamente più corti dall’Eccellenza in giù offre ora la possibilità di studiare una ripresa possibile, senza sconvolgere il girone di ritorno, dopo che il Covid ha «graziato» quasi l’intero girone d’andata, senza imporre stop repentini o prolungati.

La situazione è abbastanza chiara: i recuperi da fissare ci sono ma non sembrano troppi e, in ogni caso, il vero dilemma ora è riassegnare al calendario i turni che erano in programma fino al 30 gennaio per l’Eccellenza e fino al 13 febbraio per i campionati dalla Promozione in giù. Vediamo caso per caso: in Eccellenza, nel girone C, entro il 23 gennaio (o 26 gennaio nel caso in cui si decidesse si sfruttare l’ultimo infrasettimanale a disposizione) vanno recuperate due partite, entrambe già fissate al 23 appunto.

Restano a quel punto da sistemare tre giornate intere, senza la possibilità di sfruttare il periodo pasquale, perché lunedì 18 aprile, Pasquetta, il campionato ha già organizzato il suo turno numero 30, teoricamente l’ultimo ma che in realtà difficilmente resterà tale. Resta da capire se il torneo verrà infarcito di infrasettimanali (ad oggi non ve ne sono, dunque posto ce n’è) oppure se verrà allungato.

In Promozione la buona notizia è che tutte hanno già giocato, nel girone D da 15 squadre, le rispettive 14 partite. La notizia meno buona è che, ripartendo il 13 febbraio, i turni rimasti indietro non saranno soltanto tre come per l’Eccellenza, bensì cinque. C’è però un vantaggio per le bresciane: nessuna è qualificata ai quarti di Coppa Italia, dunque il mercoledì diventa una data plausibile per piazzare qualche recupero, in un torneo che doveva terminare il 24 aprile, dunque una settimana dopo (ma con lo stesso numero di giornate) rispetto all’Eccellenza.

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Qui prolungare sarà un po’ più complicato, ma come detto gli infrasettimanali in data unica sembrano una soluzione non troppo dolorosa e un buon compromesso. In Prima e in Seconda categoria la situazione è simile: sono sempre cinque le domeniche da reinserire ma i tornei prevedono 26 giornate complessive, dunque 13 ancora da disputare (salvo pochi recuperi che comunque si giocano prima del 13 febbraio). I campionati dovevano chiudersi il 3 aprile, una data molto anticipata rispetto alle abitudini pre Covid, quindi in questo caso ci sono ampi margini per allungare il torneo, senza dover forzare la mano sugli infrasettimanali. 

In Terza categoria va ancora meglio, almeno nel girone A e nel C: perché le gare da disputare sono 11 nell’intero girone di ritorno, perché i turni da recuperare saranno quattro e non cinque e perché il termine della stagione, fissato al 27 marzo, era davvero stato scelto per cautelarsi in caso di stop più lungo del previsto. Resta il caso del girone B di Terza con 13 gare (ma doppio turno di riposo, dunque 11 partite effettive): qui con quattro gare da piazzare nuovamente anziché cinque e con lo stop al 10 aprile, vale un discorso simile a quello della Seconda e della Prima. Al netto del discorso Coppa Lombardia - con una bresciana in corsa in Prima, tre in Seconda e nessuna in Terza - si torna alla premessa iniziale: con gironi più corti si può ragionare.

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