Bithiene diavolo a quattro e il Franciacorta continua a correre

Prosegue spedita la rincorsa verso i piani alti della classifica del Franciacorta, che nell’anticipo domina in lungo e in largo una sfiduciata Arconatese (10 punti in 11 gare nel 2022), infliggendole un pesantissimo ko per 4-1.
Il treno dei desideri su cui si sono accomodati i ragazzi di Maspero ha raggiunto la stazione del sesto risultato utile consecutivo e se la locomotiva guidata da Bithiene riuscirà a carburare come ieri, la meta dei play off non sarà più un miraggio. Il quinto posto, l’ultimo disponibile per la post season, dista al momento 7 lunghezze: un divario che può essere colmato in questo sprint finale solo alzando ulteriormente i giri del motore. Ovviamente serve un macchinista in grado di farlo. E il Bithiene visto ieri sembra avere tutte le carte in regola. Autentico mattatore del match con due reti di pregevole fattura e due rigori procurati, il numero 7 locale si rivela una vera e propria spina nel fianco per la difesa ospite.
Insieme
Ma le vittorie non sono mai individuali e dietro questo successo perentorio c’è anche una prestazione corale di altissimo livello, figlia soprattutto del piano tattico disegnato da Maspero. Il quale schiera un pragmatico 4-2-3-1, con una squadra corta e stretta, funzionale a sottrarre spazi vitali tra linee agli avversari con un pressing asfissiante. Non a caso, se escludiamo la prima rete siglata da Bithiene - un meraviglioso destro dal limite dopo una sgasata sulla sinistra - il Franciacorta ha sempre trovato la via del gol con rapidissime transizioni offensive post recupero del possesso.
Ambedue i rigori (trasformati con glaciale freddezza da Kouko e dal neoentrato Basanisi) vengono procurati dal solito Bithiene, che però deve condividere i meriti con la diga di centrocampo, composta da Scaglia e Boschetti, bravissimi in entrambe le circostanze a sradicare il pallone dai piedi degli avversari per far ripartire l’azione. Nel mezzo, la rete del 3-0 di Bithiene, eccezionale nel convergere da sinistra e nel trafiggere Mazzi con un potentissimo destro a giro. Nel finale c’è spazio per il gol della bandiera su rigore di Santonocito e le ingenue espulsioni di Firetto, per espressioni ingiuriose nei confronti dell’arbitro, e di Mazzi ( fallo da ultimo uomo).

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