Bresciani al potere nel campionato di serie C

La serie C come laboratorio per crescere e capire se la loro seconda carriera può sfociare ad alti livelli, la serie C per mettere sul campo idee tattiche e metodologie di allenamento innovative che studiano ormai da qualche anno. Avevano bisogno di mettere in pratica la teoria e ora raccolgono il seme dei risultati. E’ il gioco delle coppie delle ex rondinelle: nel girone A comanda il Renate di Aimo Diana ed Emiliano Bonazzoli. A sorpresa, ma nemmeno troppo visto che il 42enne di Borgo Poncarale già nel campionato scorso raggiunse i play off, traguardo storico per un paesino di 4.000 abitanti.

Per migliorare, Diana ha chiamato al suo fianco Emiliano Bonazzoli, 41 anni, di Fiesse, un amico con cui è cresciuto nel Brescia. Una coppia che sa di romantico. Diana illustra così il suo calcio: «Ci prendiamo dei rischi, chiedo ai ragazzi di osare senza paura di sbagliare, solo così possiamo continuare a macinare risultati importanti contro avversari più ambiziosi e attrezzati di noi. Ci difendiamo attaccando». L’ideale per un attaccante generoso e finalizzatore come il bresciano di Urago Mella Francesco Galuppini, vice capocannoniere di tutta la serie C con 7 gol in 11 partite più altri 2 in Coppa Italia. Meglio di ha fatto solo Mattia Bortolussi del Cesena che nel girone B ha realizzato 8 gol in campionato.

Nel girone C l’exploit è invece firmato Teramo. Secondi a -7 dall’ «illegale» Ternana di Cristiano Lucarelli, gli abruzzesi, che hanno come direttore generale l’ex diesse del Brescia Andrea Iaconi, quest’anno hanno puntato su Massimo Paci, 42 anni, una lunga carriera da difensore tra A e B nella quale si segnalano anche 25 presenze e 1 gol con le rondinelle nel 2013-14. Fu proprio Iaconi a portarlo in biancoazzurro e ora l’ha ripreso con sé; a sua volta Paci già l’anno scorso al Forlì si era ricordato di Roberto Guana, volendolo al suo fianco come vice allenatore.

«Abbiamo giocato insieme nell’Ascoli di Giampaolo - ha detto Guana in una recente intervista - e siamo sempre rimasti in buoni rapporti. Dopo che ho fatto il patentino Uefa A, mi ha contattato illustrandomi la sua idea di calcio, venendomi a trovare a Verona dove abito e mi ha acceso qualcosa dentro». Il 39enne di Capriano del Colle vive da due lustri nella città scaligera dove, ai tempi del Chievo, ha conosciuto quella che poi è diventata sua moglie. Debuttante a 17 anni in B e a 19 in A con le rondinelle, Guana se ne andò sbattendo la porta nel 2005 con Adani accusando l’ambiente biancoazzurro di non fare il bene della squadra. Appena arrivato a Teramo, ha ricordato i suoi anni bresciani: «A volte non mi sembra ancora vero di aver giocato con Baggio e Pep Guardiola, è stato fantastico».
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