Sport

Brescia: via Bergodi, ma con Giampaolo manca l'intesa

Una lunghissima giornata con il colpo di scena: il Brescia esonera Bergodi e richiama Giampaolo.
AA

Ennesima svolta a Brescia. E questa ha davvero del clamoroso. Perché se l'esonero di Cristiano Bergodi era nell'aria, il ritorno di Marco Giampaolo pareva impossibile. Invece sarebbe proprio lui, dimessosi a settembre dopo il ko interno con il Crotone, a riprendere in mano la squadra. Condizionale d'obbligo, perché dopo l'incontro di ieri sera terminato intorno alla mezzanotte, non è stata trovata l'intesa tra il tecnico e la società. Se ne riparlerà quindi stamattina, ma non si possono escludere clamorosi colpi di scena, peraltro già vissuti proprio con Giampaolo a settembre, quando si dimise nel "mistero".

La svolta, dopo alcune telefonate incrociate, nella lunghissima serata a Ospitaletto. A casa Corioni, come raccontato dettagliatamente da questo sito e dalla trasmissione di Teletutto Parole di calcio, arrivano nell'ordine Luca Saleri, Livio Cavagna e intorno alle 22 Marco Giampaolo. Mezz'ora prima Saleri, al microfono di Erica Bariselli, ha annunciato l'esonero di Cristiano Bergodi e del suo staff, proprio mentre alcuni tifosi della Curva Nord appendono uno strisicone che recita "La vostra vergogna non ha limiti".

Intorno alle 23 arrivano anche il diesse Andrea Iaconi e il segretario Pierfrancesco Visci, Giampaolo se ne va alle 23.37, i dirigenti un quarto d'ora dopo. Non c'è la firma sul contratto e questo lascia ancora dubbi sulla definitiva chiusura della trattativa; il tecnico dovrebbe sposarsi al Brescia per due anni e mezzo, per portare avanti quel progetto iniziato e interrotto sempre in estate, ma a quanto pare non alle condizioni poste da via Bazoli.

La notte di Giampaolo è trascorsa a Brescia, l'allenamento di questa mattina verrà diretto da Magni e Squassoni. Se tutto andrà come deve andare, toccherà a lui ritrovare la squadra nel pomeriggio. A patto di clamorose sorprese. E visto quanto accaduto in passato, tutto può succedere...

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia