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Brescia, Sagramola: «Resta solo chi è convinto»

E intanto Edy Reja svela: «È vero, il Brescia mi aveva cercato»
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Ripescaggio e nuovo allenatore. A campionato ormai concluso, con la classifica che dice retrocessione, queste sono le due partite sul tavolo della nuova società biancazzurra. «Il primo step sarà parlare con l’allenatore e riorganizzarci per la prossima stagione - ha affermato l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola al termine di Brescia-Avellino -. Calori? In settimana se ne saprà di più».

Per sapere in quale campionato le rondinelle giocheranno, invece, è ancora presto: «Se sarà LegaPro, vedremo di ripartire per un campionato ambizioso, ben sapendo che la categoria non è facile ed è molto particolare, anche vedendo gli ultimi risvolti». 

E se non fosse LegaPro? «Prima ancora che al Modena, bisogna guardare al Parma ed a quello che accadrà. E poi ora tutti si divertono a fare graduatorie, ma in questa fase si parla solo di ripristino dell’organico, non di ripescaggi. La differenza non è nemmeno tanto sottile. Un anno fa furono mutuati i criteri utilizzati per i ripescaggi, ma ora come ora non si conoscono i requisiti necessari». 

La piazza ha chiesto la testa dei senatori, sarà un problema per la società? «I tifosi sono passionali ragionano con il cuore e con la pancia. Noi dobbiamo farlo con la testa. L’unica discriminante che prenderemo in considerazione è la convinzione: chi non è convinto, non potrà far parte del progetto. Puntiamo a riportare un po’ di entusiasmo nell’ambiente, senza illudere nessuno». 

La rivelazione la fa invece Edy Reja, l’ex tecnico delle rondinelle in tribuna per seguire il match contro l’Avellino: «Con Sagramola ho lavorato tre anni a Vicenza, confermo che il Brescia mi aveva contattato prima di questo difficile, ultimo periodo. Avevo dato la mia disponibilità, cosa che rifarei. Ora c’è una società seria, spero che la Leonessa ritorni agli antichi fasti».

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