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Brescia, dietro l'addio di Gemmi una mancata sintonia con Cellino

Il direttore sportivo, che ha dato le dimissioni, è un «operativo» e ha capito che non avrebbe avuto margine per incidere
GEMMI LASCIA LE RONDINELLE
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Prime difficoltà di stagione per il Brescia che dopo tre giorni di ritiro ha visto il direttore sportivo Roberto Gemmi rassegnare le proprie dimissioni «per motivi personali». Ma la realtà dei fatti dice che il dirigente non era riuscito a calarsi nella nuova realtà e a entrare in sintonia con Massimo Cellino: Gemmi è un «operativo» e ha capito che non avrebbe avuto margine per incidere. Quindi ha preferito fare un passo indietro.

Resta che ora la squadra e Inzaghi sono in ritiro a Darfo Boario Terme senza la «testa» dirigenziale mancando all'appello anche il team manager. Questo fine settimana tamponeranno la situazione personale Alberto Bonometti, segretario del settore giovanile, e Alberto Praticò, che lavora per l'Academy, che saliramno dalla sede. Poi da lunedì dovrebbe ricevere i gradi di direttore sportivo Christian Botturi. Questa perlomeno appare la soluzione più immediata e logica anche se il grande sogno di Cellino è quello di riportare Francesco Marroccu attualmente al Genoa (ma non in una posizione granitica) col quale da tempo, dopo una rottura pesantissima, sono in corso prove di disgelo. La strada è comunque difficile e complicata. 

Intanto anche oggi la squadra è al lavoro con doppia seduta 10-17.

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