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Brescia: anche Konè non chiude la porta

Secondo giorno di raduno per il Brescia: tra gli altri è stato il turno di Konè, che come Caracciolo lascia aperta una porta.
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Secondo giorno di raduno per il Brescia, con un nuovo gruppo di giocatori che si è diviso tra le visite mediche al S. Anna e l'allenamento sul campo al San Filippo. Davanti al tecnico Alessandro Calori e al suo staff sono sfilate alcune facce nuove tra cui Picci, Sodinha, Russo e Finazzi.
In gruppo oltre a Quaggiotto, Lasik, Welbeck Nana, Cragno, c'erano anche il polacco Bartosz Salamon e il greco Panagiotis Konè. Mentre il primo è a caccia di riscatto dopo una stagione tra luci e ombre, il secondo è una delle pedine che sono state inserite dalla società nella lista dei partenti. Koné però, che non ha un ingaggio statosferico, potrebbe anche rientrare nei piani del Brescia.

"Io per ora parto per il ritiro e mi metto a disposizione - le parole del greco - poi vedremo: non ho parlato con la società, so anche che il mercato è difficile e che forse fino all'ultimo non si chiarirà la mia posizione. Se sono in Italia lo devo al Brescia, pensare di fare un anno di serie B è difficile per me, ma se il progetto fosse puntato alla promozione e fossi utile a Calori, allora potrei anche valutare di rimanere".
Una posizione molto simile a quella di Caracciolo, che mercoledì ha espresso concetti ancora più forti riguardo al suo desiderio di rimettersi in gioco con le rondinelle.

Venerdì per il Brescia sarà il giorno della partenza alla volta del ritiro di Temù: al mattino ultime visite per i giocatori, poi pranzo in città e tappa in Broletto per il saluto del presidente della Provincia Daniele Molgora. Quindi il gruppo raggiungerà l'Alta Valcamonica.
Gianluca Magro

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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