Boxe, per Zamora un lampo da campione

Un fulmine, Brunet Zamora, che ha illuminato la serata pugilistica vissuta venerdì sera nel Palasport San Filippo, davanti a un pubblico numeroso e soprattutto partecipe. Ma non certo l'unica luce di un appuntamento davvero ben riuscito per la soddisfazione degli organizzatori e degli amanti della boxe.
L'incontro clou è durato appena 100 secondi. Tanto è bastato perché il campionato Wba Intercontinental dei superleggeri mettesse in vetrina il talento assoluto del trionfatore per Kot Brunet «El Italian Salsero» Zamora, che si è confermato per la quarta volta sul trono, spazzando letteralmente via Daniel Eduardo «Pamperito» Roman. Il campione di radici cubane non ha permesso all'ospite di dimostrare il suo valore, travolgendolo dal primissimo momento con una boxe straordinariamente concreta ed efficace.
L'argentino, che mai aveva assaggiato il tappeto in tredici anni di carriera, nel giro di pochi istanti si trovava sulla stuoia, sugli effetti di un formidabile destro d'incontro. Sull'attacco successivo è andato nuovamente a terra ed inutili sono stati i suoi tentativi di tornare in piedi e l'incontro è finito lì, con la cintura di campione di nuovo attorno ai fianchi dell'«Italian Salsero».
Nell'altro match clou, cambio di mano ai vertici nazionali dei pesi leggeri, con il lecchese Luca Marasco che ha perso imbattibilità e titolo al cospetto di Emiliano Marsili, impostosi per KOT al 9° round. Leonard Bundu si è confermato elemento imperdibile per tutti gli amanti della Noble Art, sconfiggendo per decisione tecnica al 6° round un temibile Ronny McField.
Una battaglia aspra e difficile da valutare è stata il rientro sul ring di Cristian Dolzanelli, visto vincitore ai danni di Paolo Ferrara, in una sorta di eliminatoria al titolo italiano dei massimileggeri. Scontro infuocato quello fra Massimiliano Ballisai e Michael Isaac Carrero, con il torinese che ha prevalso chiaramente al termine dei 6 assalti previsti. Più precisa e continua l'azione dell'imbattuto superpiuma piemontese, capace di mettere il rivale in difficoltà in diversi frangenti.
Se il buon giorno si vede davvero dal mattino, la carriera dell'esordiente Matteo Modugno sarà colma di successi, visto come si è sbarazzato dell'ungherese Alex Szekely. Il gigante parmense ha steso l'avversario due volte nell'arco del primo tempo, tanto che in occasione del secondo knockdown questi ha voltato le spalle in segno di resa. Il ventitreenne Modugno promette davvero bene: ha il fisico e le doti tecniche per riuscire.
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