Con Bellandi, Danesi e Bicelli l’Oscar dello Sport è formato mondiale
È stata una serata di applausi, emozioni e storie di sacrificio diventate eccellenza quella andata in scena ieri sera all’Auditorium San Barnaba, teatro della 49esima edizione dell’Oscar dello Sport Bresciano. Un appuntamento ormai storico che, sotto il patrocinio del Comune di Brescia e della Provincia, ha celebrato ancora una volta le migliori espressioni sportive del territorio.
Introduzione
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore allo Sport Alessandro Cantoni, del viceprefetto Anna Chiti Batelli e di Nini Ferrari in rappresentanza della Provincia, il palco si è trasformato in una lunga e intensa parata di campioni.
Atleti, tecnici e dirigenti di discipline diverse, attraverso i loro percorsi, hanno rappresentato il valore autentico dello sport bresciano: dedizione, resilienza e capacità di trasformare la fatica in risultati. I tre oscar 2025 sono stati assegnati ad Anna Danesi – capitana della nazionale femminile di volley e campionessa del mondo in carica, ad Alice Bellandi – campionessa del mondo a Budapest 2025 e prima italiana a conquistare il titolo iridato da campionessa olimpica in carica – e a Federico Bicelli, campione paralimpico e mondiale nei 400 stile libero.
Ritiro
Danesi e Bellandi, assenti, hanno affidato il ritiro del premio ai rispettivi padri, mentre non ha voluto mancare invece Bicelli, premiato per il secondo anno consecutivo. «Su questo palco ci sono i più forti atleti bresciani in ogni sport – ha detto –. Tornare qui è sempre una grande emozione. Essere d’esempio per tanti giovani è una responsabilità e un onore; a loro dico di divertirsi, perché lo sport non è solo fatica e sacrificio, ma anche gioia. Rappresentare Brescia nel mondo è motivo di orgoglio».
Tra i premiati come migliori di specialità anche la ginnasta Asia D’Amato e l’ala della Germani Joseph Mobio, all’esordio sul palco dell’Oscar, che ha firmato uno dei messaggi più profondi della serata, accolto da un lungo applauso. «Spesso, nella vita da atleta, ci concentriamo su ciò che non va, sugli errori, sulla condizione non perfetta. Fare sport ad alto livello significa amare profondamente quello che fai, ma non esserne mai completamente soddisfatto. Fermatevi un attimo, guardate i sacrifici che avete fatto, e siate orgogliosi di voi».
Allenatori
Visibilmente emozionato anche il coach della Germani, Matteo Cotelli, premiato tra i tecnici insieme a Marco Gamba per l’arrampicata sportiva e a Giuseppe Martinelli nel ciclismo. «È un momento magico – ha dichiarato Cotelli –. Ho lavorato a Brescia per tutta la mia carriera ed essere qui è un onore e una grande emozione».
Uno dei momenti più toccanti della serata è arrivato infine con la proiezione del video dedicato a Michele Dancelli, premiato nella categoria vecchie glorie. L’ex ciclista, a cui il riconoscimento è stato consegnato nei giorni scorsi presso la casa di riposo di Castenedolo, è stato idealmente abbracciato dall’intero auditorium, che gli ha tributato un lungo e commosso applauso.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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