Cavazzana: «Germani-Trento? Chiunque vinca, sarà record storico»
Il conto alla rovescia è iniziato. Brescia-Trento (in programma sabato alle ore 20 in un PalaLeonessa esaurito in ogni ordine di posto) non solo chiuderà il girone di andata ma sarà anche la sfida che decreterà la regina d’inverno. Una sfida dal sapore particolare per tanti (ad iniziare da coach Giuseppe Poeta, passato nella sua carriera da giocatore alla corte del presidente Luigi Longhi), ma anche per un bresciano doc come Vincenzo Cavazzana: più che mai spettatore interessato. Sette stagioni da assistente allenatore nella Trento dei miracoli (due le finali scudetto disputate) dove ha lasciato un segno indelebile nel club e nella gente trentina, ma che nello stesso tempo ha quel «battito» biancoblù che lo tiene legato a quella che di fatto è da sempre la sua città: Brescia.
L’impatto di Poeta
«Vincio», ora allena le giovanili a Cecina, ma questa è la settimana della «sua» partita: «La cosa più bella è che, chiunque vinca, sarà un record storico societario. Per entrambe si tratta di una prima volta al comando della classifica nel girone di andata. Questo è il grande risultato di due club che lavorano con grande lungimiranza». Cavazzana sposta l’argomento sul grande momento di coach Giuseppe Poeta: «Peppe di fatto ha ribaltato i dubbi di tanta gente, io l’ho allenato e conosciuto come giocatore, oltre alle esperienze che ha fatto in grandi club ha la grande dote di essere molto empatico. L’esperienza a Milano con Messina è sicuramente stata importantissima a livello formativo anche nella gestione di giocatori importanti».
Spunti tattici
Una gara che potrà regalare mille sfaccettature tecnico-tattiche: «Nonostante siano due squadre che segnano praticamente gli stessi punti, quelle che mettono in campo – spiega il tecnico di Borgosatollo – sono due pallacanestro totalmente diverse. Tanta transizione, ritmi altissimi e conclusioni nei primi dieci secondi per Trento mentre la Germani è molto più equilibrata grazie al gioco interno di Bilan che produce grandi situazioni anche per gli esterni come Della Valle e Ivanovic capaci di capitalizzare in qualsiasi momento. A metà campo Brescia dispone di più armi, Trento proverà a correre: sarà una partita entusiasmante».
Continua Cavazzana: «Brescia gioca veramente bene, non solo in attacco: lo dimostrano le vittorie a Venezia, Tortona e Reggio Emilia solo per citarne alcune». Pronostico difficile ma Cavazzana è certo di una cosa: «Incontrarsi in questa situazione è già una vittoria per entrambe, Brescia è la città dove sono cresciuto e che ho nel cuore, a Trento ho vissuto le più grandi soddisfazioni professionali. Un risultato eccezionale che dovrebbe avere una risonanza molto più ampia, a livello nazionale, per il lavoro che questi due club mettono in atto».
Fattore campo

L’ex Eib, lo storico palazzetto che ha visto crescere Vincenzo Cavazzana sotto l’ala di Sergio Scariolo, sabato sarà per l’ennesima volta vestito a festa: «Questo è un grande vantaggio che Brescia, al netto della gara con Trapani, ha sfruttato molto bene sconfiggendo grandi squadre. Se devo far pendere l’ago della bilancia dico Brescia che sarà sospinta ancora una volta da una grande cornice pubblico e dal grande entusiasmo che si sta respirando da tempo in città».
La Next Gen Cup
Brescia che tra un mese ospiterà le Final Eight della Next Gen Cup: «Una grande vetrina per una formula azzeccatissima. La seguo con grande interesse, Brescia e Trento ci saranno e questo è lo specchio dei grandi investimenti e lungimiranza. Dopo anni anche a Brescia, come giusto che sia, sono riusciti ad agganciare tante realtà della provincia, un ottimo lavoro, sono davvero contento». Con il cuore diviso a metà, ma con il «battito» biancoblù, «Vincio» Cavazzana sarà li sul divano a tifare la sua Brescia e il suo amico Giancarlo Ferrero il tutto con immutata stima e riconoscenza per un Aquila che è parte di lui.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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