Basket

Sette giorni di impresa per la Germani: si comincia con l'Olimpia Milano

Impresa salvezza cercasi stasera alle 19 al PalaLeonessa. Mitrou-Long tutto cuore: «In debito con Brescia»
La Germani ha battuto l’Olimpia Milano ai quarti di Coppa Italia: qui una schiacciata di Odiase - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
La Germani ha battuto l’Olimpia Milano ai quarti di Coppa Italia: qui una schiacciata di Odiase - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
AA

Oggi, domenica 26 marzo, e sabato 1 aprile. La Germani inizia una sette giorni epica, da testa sott’acqua. Prima l’Olimpia Milano in casa. Poi la logisticamente non semplice trasferta di Bursa, in Turchia, per l’ultimo turno di Eurocup di dopodomani, martedì, che deciderà la posizione nella griglia play off. Infine, il viaggio a Napoli, per uno scontro direttissimo in chiave salvezza, sabato prossimo.

Se qualcuno aveva ancora dubbi, il vivo della stagione è qui e ora. E inizia con l’impegno più difficile, ossia quello contro l’Armani di Messina, che sta volando in Eurolega - protagonista di un’esaltante rimonta verso la post-season - e in campionato ha una vittoria di ritardo sul primo posto, al momento occupato dalla Virtus Bologna.

Germani-Olimpia Milano è in programma oggi, alle 19, al PalaLeonessa. L’impianto di via Caprera è tutto esaurito. La radiocronaca diretta è sulle frequenze di Radio Bresciasette. Sul sito del Giornale di Brescia ci saranno come sempre gli aggiornamenti testuali. Match in streaming su Eleven, visibile pure sulla piattaforma Dazn.

La partita

In questa stagione, quello di oggi è il terzo incrocio tra Magro e Messina. La Pallacanestro Brescia - che si ritrova attardata in classifica anche a causa dei passaggi a vuoto con squadre non di prima fascia (Treviso due volte e Verona, su tutte) - ha invece giocato due grandissime partite proprio contro i biancorossi meneghini. Ha perso di un solo punto (78-77, al 30’ era sul +11) all’esordio in campionato, in trasferta, lo scorso 2 ottobre. Ha invece vinto il quarto di finale di Coppa Italia del 15 febbraio, a Torino, per 75-72, prendendo lo slancio verso il trionfo finale. Il terzo incrocio mette in palio qualcosa di diverso.

Se nella prima di campionato Brescia e Milano cercavano di capire chi fossero e cosa potessero fare, e se al Pala Alpitour si viveva nella magica «bolla» della Coppa Italia, adesso la Germani si ritrova a combattere per la salvezza, mentre l’Olimpia, reduce da due partite di Eurolega in settimana, dopo la gara del PalaLeonessa dovrà mettere la testa sulla doppia trasferta a Istanbul (per affrontare l’Efes) e Tel Aviv, dove l’aspetta il Maccabi.

Entrambe le squadre - per usare un’espressione cara a coach Alessandro Magro - hanno quindi «le mani piene».

Mitrou-Long nostalgico

Chi ha invece la testa piena di pensieri è Mitrou-Long che - prima infortunato e poi out per scelta tecnica - non ha ancora avuto l’occasione di sfidare la squadra che lo ha lanciato lo scorso anno. Ieri, Naz ha pubblicato un post su Instagram, in cui si è complimentato con la Germani per la vittoria della Coppa Italia. Un exploit «agrodolce». Per Milano, ai quarti, fu sconfitta bruciante. Ma «l’amore genuino» per Brescia «è lì, per sempre».

Long - stagione difficile, fin qui, per lui - si è definito entusiasta di tornare a Brescia e di «vedere tutti», nonché «in debito» con la piazza e il club. Nel suo ringraziamento, una «menzione speciale» per coach Magro e per il general manager Marco De Benedetto. Fu speciale per Mitrou-Long, fu speciale per la Germani, che proprio sull’asse giemme-allenatore, con l’investimento della società, nell’estate del 2021 si accaparrò uno dei giocatori più forti mai visti da queste parti.

La classifica

Ma questo è il passato. Il presente dice che la classifica fa paura.Ieri Scafati ha battuto Trieste e si è appaiata a Brescia a quota 16 punti (lo scontro diretto parla fin qui a favore di Moss e compagni). Capitolo convocazioni: potrebbe restare fuori Caupain, anche se la decisione definitiva verrà presa prima della gara.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia