Germani, Venezia ko e play off in cassaforte: immenso Dowe
Il carrarmato fatto a pezzi col fioretto, fendente dopo fendente, con pazienza e perseveranza. La Germani è splendida, e dopo aver silurato Trento batte pure la Reyer Venezia. Al PalaLeonessa finisce 97-89 per la squadra di Poeta, che insegue per quasi tutta la partita e tocca anche il -12, salvo poi vedere premiati i propri sforzi nell’ultimo quarto. Gli effetti immediati di questo successo dall’importanza gigantesca sono due. I play off sono di fatto in cassaforte. Il primo posto è riagganciato. Lassù, con la Pallacanestro Brescia, c’è Trapani, avanti per via degli scontri diretti. Lunedì il duo potrà diventare terzetto nel caso in cui la Virtus Bologna vinca a Treviso. In questo pazzo campionato, nemmeno questo risultato è poi così scontato. Ad esempio, l’Olimpia Milano ha perso a Reggio Emilia ed è -4 dai biancoblù di Poeta, quando mancano cinque partite alla fine della regular season.
Il protagonista
La Germani, si diceva, ha il grandissimo merito di restare incollata alla partita anche quando Venezia fa vedere i muscoli. Una montagna di muscoli. Quelli di una squadra che, in campionato, aveva vinto le ultime sei partite. Nella serata complicata di Della Valle, poi, i biancoblù trovano una risorsa speciale in un immenso Chris Dowe, giocatore letteralmente ovunque (14 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi). Umile, raramente sotto i riflettori (eppure già altre volte estremamente importante), stavolta l’esterno americano è stato l’anima di Brescia. Rivers si prende la palma di miglior realizzatore con 19 punti. La sua prestazione dalla distanza (5/8) è determinante. Ma la Germani, in generale, tira molto bene da tre (11/25, 44%), e ha una tripla per ogni momento chiave. In doppia cifra pure Ndour, con 16 punti, altro protagonista assoluto, specie nel finale, anche in difesa. Quindici per Ivanovic, 13 per Bilan.

Sul campo
I primi possessi della partita sono un corpo a corpo tra Bilan e Kabengele. La Germani prova ad assorbire la pressione della Reyer. È costretta a far girare Della Vale lontano dal fuoco dei possessi. Ma riesce a far spendere proprio a Kabengele due falli già nei primi tre minuti. Superare il muro orogranata, però, non è semplice. Al 5’ è 14-11 Venezia. Il cuore della prima frazione è complesso. Il capitano viene sempre più soffocato (e subisce anche una brutta stoppata da Parks), mentre gli ospiti trovano con facilità la via del canestro dalla distanza. Due triple a bersaglio di Rivers (inizia il suo show) evitano, in un primo momento, che Venezia scappi. Ma è solo questione di tempo. La squadra di Spahija supera la doppia cifra di vantaggio, capitalizzando i palloni persi male da Brescia. Brutti errori, brutti tiri presi, brutte esecuzioni: al 10’ è 26-16 Reyer.
Ma c’è Dowe. Ed è uno dei pochi che trova, fin da subito, soluzioni d’astuzia per aggirare i muri semoventi orogranata. Un suo furto alla Lupin con conseguente canestro e una tripla di Cournooh ridanno un po’ di ossigeno ai biancoblù, che tornano a -5. Il quintetto bakup di Venezia ha un grip tutto diverso sulla partita, eppure trova in Tessitori il solito pericoloso terminale offensivo (contro Brescia). Fortunatamente il centro commette rapidamente tre falli e deve tornare in panchina. Al 15’ è 34-32 Venezia. Ma proprio quando la Germani sente di aver riequilibrato la gara torna a gestire male i possessi offensivi, e a subire il ritorno delle superstar veneziane McGruder e Kabengele. Rivers mette un’altra bomba per un nuovo -2. Burnell piazza quella del sorpasso a un minuto esatto dalla pausa lunga. Alla quale si va, purtroppo, con la Reyer avanti di un punto (tap-in di Wiltjer sulla sirena).
Scatto finale
La Germani resta incollata alla Reyer anche a inizio ripresa. Ma non riesce a rimettere la testa avanti, complici anche un paio di parapiglia che si risolvono in favore degli ospiti. Break di 7-0, e al 35’ è 62-54 Venezia. Un gioco da tre punti chiuso da Kabengele vale il nuovo vantaggio in doppia cifra degli ospiti. Brescia si aggrappa ancora a Dowe. Una sua bomba e un canestro di Burnell valgono un nuovo-1. E al 30’ è 69-68 Venezia. La Germani si riporta avanti a inizio ultimo quarto. Un’altra palla rubata da Dowe più canestro accende il PalaLeonessa. Una bomba di Ivanovic lo fa detonare. Due triple di McGruder evitano alla Reyer di affogare. Al 35’ è 83-80 Germani. A 3’33’’ dalla fine viene fischiato un tecnico a Kabengele ed Ennis è costretto a sedersi in panchina, acciaccato alla schiena. Della Valle sbaglia il libero che spetta a Brescia, ma poi segna da tre. Simms gli risponde. È il momento chiave della gara. Ivanovic accoltella Venezia con un canestro da distanza siderale: 92-85 con poco più di due minuti da giocare. Questa giocata e la tripla di Rivers (palla sul ferro e poi giù, in perpendicolare, in fondo alla retina) chiudono la partita. Lunedì 14 si va a far visita alla Virtus Bologna per l’ultimo scontro diretto della striscia di cinque di fila. Il morale non potrebbe essere più alto.
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