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Play off Germani, Poeta: «La ripresa una delle migliori. Ma è ancora lunga»

L’allenatore ricorda: «Il lavoro nella metà campo senza palla è ciò che ci può far vincere questa serie»
L'esultanza di Peppe Poeta - Foto Gianluca Checchi/Ciamillo-Castoria
L'esultanza di Peppe Poeta - Foto Gianluca Checchi/Ciamillo-Castoria
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Peppe Poeta, a fine gara, è visibilmente provato. Ma felice. Al contempo, non perde il proprio lato più realistico. «La serie è ancora lunga», ripete più volte nel corso del breve intervento nella sala stampa del PalaVerde.

«È stata una partita da play off - afferma l’allenatore della Germani, facendo riferimento alla grande intensità vista in campo -. Avevamo iniziato la gara abbastanza bene, costruendoci anche buoni tiri. Che, però, non sono entrati. Questo ci ha tolto un poco di fiducia. E ci siamo portati dietro le scorie di gara-2. La palla è rimasta troppo ferma».

Tutt’altra musica nella ripresa. «Siamo riusciti a decontrarci un po’ - prosegue il trentanovenne campano -. E penso che il secondo tempo di questa partita sia stato uno dei più belli di tutto l’anno». Non è poco, se è vero che è arrivato dopo due partite piuttosto intense.

Ricordare che la chiave è stata la difesa è quasi ridondante. Poeta, d’altra parte, soprattutto alla luce di gara-2, aveva sottolineato quanto pensare di portare a casa questa serie giocando a segnare un punto in più di Trieste era una follia.

«Se ti immagini di vincere così contro una squadra con così tanto talento, lunga e versatile, ti sbagli - rimarca ancora -. Nel secondo tempo abbiamo difeso alla grande, e riguardo a questo tema non posso non citare due giocatori in particolare. Rivers e Ndour sono stati davvero eccezionali. Il primo... non l’ho tolto un solo minuto nel corso della ripresa. Il secondo ha giusto rifiatato un attimo. Sono i nostri due leader».

Il risultato è che i biancorossi sono stati tenuti a 70 punti. E che la Germani ne ha segnati ben 51 solo nella ripresa».

Obiettivi

Altro dato, nel corso dei secondi 20 minuti di gioco Trieste ha fatto ben più fatica a trovare il canestro dalla lunga distanza. «Era uno degli obiettivi che ci eravamo posti e siamo contenti di averlo raggiunto».

La chance di chiudere la serie già domani, sabato, a Trieste? Nessuno ha il cuore di porre una domanda a riguardo al coach. Che, dal canto proprio, ricorda comunque che «è una serie ancora lunga».

Aver annullato l’effetto della sconfitta di lunedì toglie un gran peso dal petto. Trieste, domani, sarà una bolgia. Anche per questo, adesso, «dobbiamo pensare a riposarci». È vero, è ancora lunga. Ma senza la vittoria di ieri la storia rischiava di finire molto presto. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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