Basket

Petrucelli, difesa nel Dna: «Io, la scintilla della Germani»

L’esterno ieri su Teletutto. In estate l’Eurolega «non è stata così vicina come avrei creduto»
PETRUCELLI: "GESTIRE IL LORO ENTUSIASMO"
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Al termine della scorsa stagione era data quasi per certa la partenza di John Petrucelli verso una squadra di Eurolega. Dopo aver ricevuto il passaporto italiano ed essere entrato nel giro della Nazionale, l’esterno americano aveva anche chiuso la propria seconda annata in biancoblù a 15 punti di media, con quasi il 51% dall’arco e il premio di miglior difensore del campionato. I presupposti erano pressoché perfetti, eppure non è successo, come lo stesso esterno italoamericano ha raccontato ieri sera a Basket Time, su Teletutto.

«Non ci sono andato così vicino come avrei sperato - le sue parole -, ma, un giorno, vorrei arrivare a quel livello. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare in Nba. Tuttavia, adesso che sono in Europa, vorrei solo riuscire a giocare al livello più alto possibile, ossia l’Eurolega».

Escluso lo sbarco nella massima competizione continentale, il nativo di Hicksville non ha avuto alcun dubbio nel prolungare la propria permanenza all’ombra del Cidneo, rimanendo così un punto fermo assoluto della retroguardia bresciana. «Penso che la difesa faccia parte di me fin da quando ero bambino - ha raccontato -. Stavo parlando con mio papà che mi allenava da piccolo proprio l’altro giorno, e mi ha detto che non sono mai cambiato. Già allora cercavo sempre la palla e avevo problemi di falli, perché volevo essere aggressivo in difesa. È una di quelle cose che non richiede particolari abilità. Non hai scuse per non difendere forte, è solo questione di voglia».

Un esempio

Per le proprie abilità difensive, John è diventato addirittura un esempio per alcuni compagni di squadra, come Massinburg, al quale è stato chiesto di fare un passo avanti nella metà campo senza palla. «Io cerco di essere una scintilla perché la difesa è contagiosa, se un giocatore comincia a mettere davvero pressione sulla palla, poi anche tutti gli altri cominciano a seguirlo - ha proseguito il numero 11 della Germani -. Non sono mai stato un leader vocale, ma mi piace dare l’esempio soprattutto in difesa e sono contento di poter essere di ispirazione a un giocatore come CJ».

John Petrucelli al GdB con la tazza di «Raricomefranci» - © www.giornaledibrescia.it
John Petrucelli al GdB con la tazza di «Raricomefranci» - © www.giornaledibrescia.it

Proprio il lavoro svolto nella metà campo difensiva è stato la chiave che ha permesso alla formazione di Magro di passare al PalaVerde con un eloquente 99-71. «Con Treviso abbiamo dato una bella risposta dopo la non particolarmente brillante prestazione offerta con Pesaro nella prima giornata, anche se in realtà non conta molto se vinci di 2 o di 30, soprattutto in trasferta. Ma in ogni caso fa tutto parte del nostro processo di crescita, stiamo imparando a giocare assieme e a vincere assieme».

La Germani ha vinto entrambe le gare di campionato disputate e proverà a proseguire il percorso netto dopodomani, domenica, contro un’altra squadra imbattuta. Al PalaLeonessa, alle 17, arriva infatti Napoli. «Sarà sicuramente una battaglia, e tenere sotto controllo il livello di fiducia degli ospiti non sarà facile. Napoli avrà di certo i propri momenti nel corso della gara. La cosa importante sarà la qualità delle nostre risposte, di volta in volta».

Date e orari

Nel frattempo, la Lega ha ufficializzato gli orari delle giornate dalla 6ª alla 9ª. La Germani giocherà domenica 5 novembre alle 17 a Casale Monferrato, contro Tortona; domenica 12 alle 20 contro Cremona, domenica 19 alle 20 a Bologna contro la Virtus e domenica 26 alle 18.15 contro Varese.

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