Basket

Il capitano della capolista: anno d’oro per Amedeo Della Valle

La guardia compirà 31 anni ad aprile ed è la terza stagione con la Germani. È l'elemento cardine della squadra in volo
Amedeo Della Valle, capitano della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
Amedeo Della Valle, capitano della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Il Cap di Brescia è 25100. Ma, da quest’anno, la nostra città - versante basket - ha un nuovo «cap», un nuovo capitano. Ossia Amedeo Della Valle, che alla propria terza stagione in maglia Germani ha ereditato i gradi da David Moss e pare aver compiuto un ulteriore salto evolutivo nella propria carriera.

L’annata non è nemmeno a metà, ma Adv può già festeggiare un primo traguardo. Da domenica sera, infatti, è leader della capolista in solitaria. E con i propri compagni cercherà di difendere il primato già dopodomani, sabato, nella trasferta di Reggio Emilia (palla a due alle 19.30), in un palazzetto che per lui significa parecchio. Al PalaBigi, infatti, è stato eroe dal 2014 al 2018. Con la Reggiana ha vinto un’edizione dell’Eurochallenge e una della Supercoppa italiana.

La guardia di Alba, che il prossimo 11 aprile compirà 31 anni, non è solo alla terza stagione alla Pallacanestro Brescia. In un certo senso, sta vivendo anche la propria «terza vita» in biancoblù. La prima annata fu quella in cui la squadra, fondamentalmente, girava attorno a lui e a Naz Mitrou-Long, giocatore insieme al quale formava un duo pazzesco. Era il terminale offensivo principe, giocava quasi mezz’ora a partita, e con 18 punti a gara (media di tutte le competizioni) aveva sfiorato il titolo di capocannoniere del campionato, di cui fu però eletto Mvp. Di nuovo in rosa nella stagione 2022-2023 dopo un’estate in cui aveva inizialmente salutato il club, ha guidato la Germani alla vittoria della Coppa Italia, contemporaneamente vivendo con il resto del gruppo gli alti e i bassi lungo il doppio binario di campionato ed Eurocup. A febbraio, a Torino, era stato anche nominato miglior giocatore.

Se già lo scorso anno Adv non era più il «Re Sole» di una squadra divenuta più profonda e talentuosa (il suo cambio naturale era CJ Massinburg, in precedenza era stato il pur utilissimo Lee Moore...), in questo 2023-2024 l’esterno si trova - da capitano - in una formazione che fa del «talento diffuso» uno dei propri punti di forza. Quel Massinburg che aveva soltanto fatto intravedere il proprio potenziale oggi lo sta esprimendo in modo ben più convinto. E, senza dimenticare gli altri senatori Petrucelli e Gabriel, ci sono giocatori come Christon e Bilan che devono toccare il pallone.

Adv non fa una piega. Fin qui ha giocato 25 minuti e mezzo a gara, e ha saputo rendersi utile in tanti modi diversi. Anche in una gara cruciale e difficilissima come quella di Scafati, che può essere presa a esempio: zero tiri nel primo tempo, canestri di peso nella ripresa. Nella metà campo difensiva ha limiti, e con Bilan è un obiettivo degli attacchi avversari. Ma dimostra di lottare con dedizione e umiltà, tra le linee di passaggio e le 50-50 balls sulle quali lanciarsi. Infine, se non segna, crea per gli altri. «Ci sentiamo tutti coinvolti», ha affermato dopo la vittoria sulla Dinamo Sassari.

Da monarca a presidente della Repubblica bresciana del canestro, che sia in copertina o nell’ombra. Come un vero capitano.  

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