Germani, primo incontro Ferrari-Magro: ancora numerosi i nodi da sciogliere

Non è ancora certo se Alessandro Magro sarà ancora seduto sulla panchina della Germani il prossimo anno, di sicuro c’è stato il primo incontro relativo alla prossima stagione tra l’allenatore e Mauro Ferrari che, come previsto, si è svolto ieri.
Punti fermi
Nulla è stato definito, ma l’impressione è che si sia trattato di un faccia a faccia interlocutorio e che i due dovrebbero rivedersi prima della partenza della Mille Miglia (il via martedì alle 13) alla quale parteciperà anche il numero uno di Germani.
Nei giorni intercorsi tra il ko in gara 3 della semifinale scudetto, che ha sancito il termine della stagione biancoblù, e l’incontro di ieri, coach Magro ha dovuto lasciare la città per gestire gravi problemi famigliari ed è rientrato a Brescia proprio per confrontarsi con la proprietà. La conferma del tecnico toscano, che ha ancora un anno di contratto, fino a 10 giorni fa sembrava una formalità, stando anche alle parole che aveva pronunciato lo stesso Mauro Ferrari nella conferenza stampa che aveva preceduto l’ultima gara della stagione regolare.
Ci sono anche i risultati ed i traguardi societari raggiunti in questo triennio a spingere il vento nella stessa direzione, al punto da aver ipotizzato anche l’apertura di un nuovo ciclo con Magro al timone.
Nuove idee
Il clima, invece, nell’ultima settimana sembra cambiato in maniera repentina, stando alle dichiarazioni più recenti dell’ad della Germani spa ed anche a quelle rilasciate dalla presidentessa Bragaglio ai microfoni di Basket Time, giovedì sera. Entrambi, infatti, hanno sottolineato più volte quanto l’ambizione dello stesso Magro, reduce da 3 stagioni che hanno riscritto i libri dei record della pallacanestro bresciana, possa eventualmente scontrarsi con un progetto societario in controtendenza rispetto alle aspettative.
La proprietà, infatti, ha dichiarato più volte di non voler tarpare le ali ad un allenatore in rampa di lancio, anzi di ritenere le attenzioni dedicate a Magro un grande plauso al lavoro fatto.
Il tecnico di Castelfiorentino, però, dal canto suo ha espresso più volte la forte volontà di rimanere a Brescia, in primis per il percorso fatto e per il legame con la città. A corroborare questa tesi si può addurre anche il fatto che la moglie sia rimasta a vivere in città negli ultimi 8 anni, anche quando Magro si è spostato ad allenare all’estero, o quello che abbia già iscritto la figlia per il prossimo anno scolastico a Brescia, come detto nella conferenza dopo l’ultima gara.
In sostanza la situazione sembra ancora lontana dalla risoluzione e forse solo il secondo incontro tra proprietà ed allenatore aiuterà le parti ad inquadrare ancor meglio quali sono le rispettive necessità, priorità e aspettative. Ma sicuramente tanto, se non tantissimo, del futuro della Pallacanestro Brescia passa dal nuovo progetto societario e da chi sarà il suo timoniere.
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