Basket

Germani, Massinburg: «Mi sento pronto per giocare in Eurolega»

CJ è il giocatore del momento: «La scorsa estate mi sono allenato fino a farmi venire la tendinite»
MASSINBURG: "MI PIACCIONO I CAMPI CALDI"
AA

CJ sta per Christian Jalon. Il cognome è Massinburg. Il giocatore è - di fatto - il migliore di questa prima parte di stagione della Germani. Ieri era ospite negli studi di Teletutto, per la puntata settimanale di Basket Time.

Giunto con un briciolo di ritardo, si è fermato per rispondere a qualche domanda extra a margine della trasmissione. E per affermare che no, non è stupito «del rendimento particolarmente buono nel corso di queste prime uscite. Anzi». Una sparata? Ancora, no. «In estate mi sono allenato duramente, tra Dallas e Buffalo - afferma il poliedrico esterno texano -. Non è un modo di dire. Mi sono messo sotto pressione, fino al punto di farmi venire la tendinite. Non volevo mancare l’occasione di presentarmi al meglio all’avvio della nuova stagione con la maglia della Pallacanestro Brescia».

Il club, dal canto proprio, potrà contare sulla guardia per tutta la stagione. Poi, il suo contratto scadrà. Massinburg era stato il primo acquisto dell’estate 2022. Aveva vissuto un’annata di alti e bassi, pur contribuendo in modo notevole alla vittoria della Coppa Italia. La scelta di puntare su di lui non poteva essere più azzeccata.

Con CJ c’è occasione di parlare sia del match stravinto domenica scorsa con Varese, sia di quello che la Germani capolista giocherà domenica a Scafati. «Contro l’Openjobmetis siamo stati bravi a mettere in pratica in una singola partita i nostri passi avanti in attacco e quelli in difesa. Abbiamo acquisito fiducia, ci siamo divertiti». Fiducia è una parola chiave per Massinburg. Che sente addosso quella dell’allenatore Alessandro Magro e quella della società. E che lo spinge a sognare di vincere il premio per il miglior sesto uomo del campionato, dopo un’annata «che mi ha lasciato dell’amaro in bocca». E quindi si arriva al fatidico 7 maggio scorso, giorno in cui - proprio a Scafati - la Pallacanestro Brescia aveva detto addio ai play off dopo una sconfitta shock. «Io non giocai - ricorda l’esterno -. Ero con la squadra, ma stavo recuperando da un infortunio. Adesso abbiamo un’ottima occasione per guarire quella ferita, anche se siamo ben consapevoli del valore degli avversari e ci ricordiamo quanto il PalaMangano sia ostile. Non c’è problema: i match così mi piacciono».

CJ, 26 anni, è alla terza stagione in Europa (la prima, in Francia, fu al Limoges). Lo scorso anno ha assaggiato l’Eurocup, competizione nella quale la sua luce è stata intermittente, come quella di tutta la squadra. «Uno dei miei obiettivi principali è giocare in Eurolega - racconta -. Mi sento pronto. Affronto questo sport con l’obiettivo di migliorare sempre. L’ho fatto dall’high school South Oak Cliff al College di Buffalo, l’ho fatto in G-League con i Long Island Nets». E se gli si chiede cosa ne penserebbe di un anno «di transizione» in Eurocup prima di approdare nel massimo palcoscenico europeo, non ha dubbi: «Non credo sarebbe necessario, mi sento pronto».

Intanto punta a dare tutto per la Germani. Con il figlioletto Chase (detto Little CJ) sulle spalle, sul parquet, dopo una vittoria. Con la piccola Chloe (nata lo scorso 17 settembre) nella culla. E un gruppo di compagni speciali: «Prima o poi tutti lasceranno Brescia - chiosa -. Sono preoccupato di non trovare mai più una squadra così affiatata». 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia