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Germani, Magro è combattuto: «Siamo rammaricati, ma anche orgogliosi»

L’allenatore: «Per vincere serviva la gara perfetta, ci eravamo vicini. Ora pensiamo ai play off in A»
Il coach bresciano Alessandro Magro - Foto AlessiaDoniselli - Pallacanestro Brescia
Il coach bresciano Alessandro Magro - Foto AlessiaDoniselli - Pallacanestro Brescia
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«Frustrati, arrabbiati, rammaricati». Ma soprattutto: «Orgogliosi di aver regalato un’altra pagina importante a Brescia e di aver onorato al meglio questa competizione. E tra l’altro la nostra stagione ancora non è finita: ora pensiamo ai play off». Si capisce che «rode» quel che basta a coach Alessandro Magro perché sì, Ankara è stata giocabile. E vincibile. Alla fine ha vinto proprio chi ha meritato e lo ammette lo stesso coach. Che però insiste: «Sono contento e orgoglioso di quello che hanno fatto i miei ragazzi».

Certamente molto orgoglioso e appunto contento: «Anche se è ovvio che qualcuno avrebbe potuto fare di più, però fa parte del gioco». Sono mancati i dettagli ed è mancata anche un po’ di sostanza nel momento caldo dell’ultimo quarto. Per una serie di motivi: «Per tre quarti abbiano fatto una buona difesa, poi abbiamo subito la loro fisicità». È alla lunga è mancato qualcosa. Prima di tutto energia: «E complice anche un po’ di stanchezza abbiamo sbagliato alcune esecuzioni, abbiamo costruito male alcuno canestri è smesso di muovere al meglio il pallone».

Poi sono mancati i punti dei play e delle guardie. E poi ci sono stati i problemi legati ai falli che hanno gravato i lunghi di Brescia: «Un problema, quello dei falli - dice il coach-, che abbiamo iniziato ad avere fin dall’inizio, motivo per cui abbiamo dovuto far ruotare gioco forza tre giocatori che hanno caratteristiche molto diverse tra loro».

È mancata un po’ anche la benzina a Gabriel nel finale nonostante avesse iniziato benissimo: «Di lui abbiamo molto bisogno e per questo anche se nel finale era in calo comunque lo abbiamo rimesso in campo per provare ad aprire l’area. È chiaro che per venire a vincere contro una delle migliori squadre di Eurocup devi fare la partita perfetta. Noi ci siamo andati vicini, ma non è bastato. Abbiamo però giocato una gara seria, molto seria».

Negli ultimi 3’ la sensazione è che anche l’arbitraggio non sia stato dei migliori, mentre la Germani si scioglieva un po’. Magro ci passa su con fair play: «In una partita punto a punto può capitare che parta un fischio un po’ così…». Percentuali non eccelse da due e da tre e si è visto qualcosa di clamoroso come un Della Valle sbagliare tre tiri liberi. Un Della Valle che è mancato al top mentre ha sciorinato una prestazione deluxe Massinburg. Allora perché non cavalcarlo di più nel quarto periodo? «Abbiamo distribuito i giocatori. È vero che avremmo potuto metterlo più in campo, CJ ha fatto una partita eccezionale e si è visto quello che è il suo potenziale, ma avremmo dovuto togliere Amedeo che può prendersi falli e andare in lunetta. Abbiamo fatto questo scelta, tanto che per farlo giocaere l’ho messo anche da play. Ma non vorrei nemmeno tanto parlare di tecnicismi, vorrei che questa serata si trasformasse in energia e pensassimo alle sfide che ci aspettano. Pensiamo ai play off di campionato». Sipario giù. Per provare ad alzarne un altro.

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