Germani, le pagelle della Final Eight di Coppa Italia

Queste le pagelle della Germani Brescia al termine della vittoriosa Final Eight di Coppa Italia.
Kenny Gabriel - 9.5
Il primo tempo della gara contro l’Olimpia Milano, che chiude con 13 punti all’attivo, è il suo biglietto da visita a una Final Eight che vive da «capitano aggiunto», e da leader carismatico della squadra (lo è ormai da oltre un anno e mezzo). La libellula di Charlotte è un campione, e non per nulla era l’architrave attorno alla quale costruire il gruppo. No Gabriel, no party. Con Magro ha un accordo: può prendersi un tiro «fuori dagli schemi» (per dirla in modo elegante) a partita, se lo segna ha ancora un bonus. Con il coach ha un rapporto speciale e freudiano (gli confida i sogni). Sul parquet, le sue giocate su entrambe le metà campo hanno contribuito a realizzare la più onirica delle fantasie dei tifosi bresciani.
CJ Massinburg - 9
«Adesso ho trovato la mia dimensione», racconterà dopo la vittoria sull’Olimpia Milano. E lo stesso Magro confermerà: adesso l’esterno americano ha interiorizzato le richieste che gli arrivano dallo staff. Fantastico nei finali di gara, entra e colpisce. Lo ha fatto pure con la Virtus. Inutile negare che da lui, adesso, ci si aspetti che prosegua su questa lunghezza d’onda.
Aleksej Nikolic - 9
Ottimo impatto all’arrivo a Brescia, poi una fase calante con qualche problema fisico, infine una Coppa Italia da protagonista. Non scansa mezza responsabilità, «picchia» quando deve, mette in campo totale dedizione, intelligenza, personalità.
Amedeo Della Valle - 10
Si porta a casa Coppa, premio di Mvp, premio per il miglior assistman. Vince, in finale, il duello con Marco Belinelli. Già, perché in un certo frangente dell’ultimo quarto della finale sembrava che la gara fosse diventata una questione tra loro due. Semplicemente strepitoso e, per sua stessa ammissione, «nel momento migliore della propria carriera», ora che - sempre più - se non segna sa mettersi al servizio dei compagni con assist illuminanti.
Troy Caupain - 7.5
È infortunato dallo scorso primo novembre. Tra campionato ed Eurocup, ha giocato di fatto un mese, il primo. È stato operato, si spera possa entrare in corsa per il finale di stagione. Nel novero di vittorie che hanno portato alla qualificazione alla Final Eight - dove è stato capo-popolo del tifo da bordo campo - c’è pure la sua firma.
John Petrucelli - 9.5
In questa Coppa Italia ha riannodato il filo che si era interrotto il 29 novembre, quando si era fratturato un piede nella gara di Eurocup contro la Reyer Venezia. Dopo i «warm-up» contro Cluj e Dinamo Sassari, il campione italoamericano è tornato a pieno regime. Entrando sempre dalla panchina, ha infilato tre prestazioni difensive colossali, portando anche un gruzzolo di punti fondamentali.
Ryan Taylor - 7.5
Magro ha ruotato a 10 giocatori, tenendo l’esterno di Gary, Indiana, sempre out, al pari di Laquintana. Eppure alla Final Eight ci arrivi vincendo le partite di campionato, e a Sassari, lo scorso 2 gennaio, la Germani ha vinto una gara che si sarebbe rivelata fondamentale, nella quale Ryan è stato grande protagonista, con 18 punti segnati.
Michael Cobbins - 8
Il miglior difensore di Magro è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Ma il gigante buono è stato consigliere, motivatore e primo tifoso dei compagni, specie di quelli di reparto. Bello, sui social, osservare queste giornate incredibili attraverso la «Cobbo cam».
Tai Odiase - 9
Matteo Bonetti svela un retroscena. Nella propria opera di motivazione, ha preso in disparte il centro statunitense e gli ha detto: «Sorridi, combatti, vinci». È esattamente quello che Tai ha fatto, giocando partite da gladiatore, specialmente contro i lunghi di Milano e Bologna.
Christian Burns - 9.5
Un’impresa ha sempre bisogno di un protagonista inatteso. E questo è il caso del lungo italoamericano. Precisazione: inatteso non perché Chris non sia un giocatore di valore, ma perché quest’anno è stato quasi sempre ai margini, per gerarchie nelle rotazioni. A Torino, in una sola parola, è stato determinante. E allora vale la pena ricordare che, nella stagione del suo ritorno a Brescia (2020-2021) fu probabilmente il migliore per costanza di rendimento, e che anche lo scorso anno è stato protagonista silenzioso. Un inchino a un giocatore mai abbastanza celebrato.
Tommaso Laquintana - 7.5
C’è anche il gettone del play pugliese nella costruzione del cammino che ha portato alla Final Eight, competizione nella quale non è tuttavia sceso in campo. Per lui non è una stagione facile, ma non ha mai fatto mancare il proprio impegno.
David Cournooh - 9
Coraggio, freddezza, esperienza, brillantezza atletica, e la capacità di resettare tutto dopo un errore. Adesso gli tocca rispettare i patti: dal PalaLeonessa a piazza Loggia di corsa, vestito con la divisa da gara.
David Moss - 9
A settembre saranno quaranta. Parte sempre in quintetto, festeggia col piccolo Mattia, alza la coppa davanti a 12mila spettatori. Per il capitano è il meritato Oscar alla carriera.
Nicola Akele - 9
Infaticabile difensore, spirito buono di un gruppo che è entrato nella storia, in semifinale aggiunge anche 10 punti al bottino che permette di sconfiggere Pesaro.
Alessandro Magro - 10
La Virtus Bologna era una delle poche squadre con le quali non aveva ancora vinto. Ottiene il successo nell’incrocio più importante. Non sbaglia una scelta, carica i suoi ragazzi a molla, manda pure Franco Gonzo (pagina satirica di tifo biancoblù) in crisi mistica. Al suo nome sarà sempre legato il primo trofeo di questa portata nella nostra terra.
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