Basket

Germani, Laquintana: «Pronto a ogni battaglia»

Basket, il «bresciano» di Monopoli: «Long ed io possiamo coesistere bene in campo»
Il play Tommaso Laquintana - © www.giornaledibrescia.it
Il play Tommaso Laquintana - © www.giornaledibrescia.it
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Prestazioni in crescita e totale abnegazione per un giocatore che, la scorsa estate, ha sperato con ogni fibra di se stesso di poter tornare a Brescia. Anche Tommaso Laquintana è stato ospite di Basket Time, nella puntata andata in onda su Teletutto.

Come i compagni di squadra, è stato fermato dalla pandemia in un buon momento di forma. Dopo il brillante successo a Treviso dello scorso (e ormai lontano) 27 dicembre, anche Tommy è costretto a restare a guardare un campionato di serie A che procede zoppicando, a causa dei tantissimi rinvii. «Non ci resta che andare avanti ad allenarci - afferma il playmaker di Monopoli -. Non ci fasciamo la testa e restiamo pronti. Non mi spaventa l’idea di dover recuperare partite giocando ogni pochi giorni. Abbiamo un roster sufficientemente lungo, Covid permettendo. Non vogliamo perdere la fiducia che stiamo costruendo. Non ci resta che attendere date certe».

Il numero 24 biancoblù si sofferma sulla performance al PalaVerde: «Sono contento della mia prova (23 minuti di qualità e quantità sul parquet, ndr) e di quella della squadra in generale. Credo che sia chiaro a tutti che, quando c’è bisogno, io ci sono sempre. Sono felice di aver giocato alcuni minuti insieme a Mitrou-Long, che è un ottimo atleta e un grande compagno di squadra, dal quale apprendo molto. All’occorrenza, possiamo coesistere. Nella concezione di pallacanestro di coach Magro, d’altra parte, non esistono ruoli definiti in modo tradizionale. E noi giocatori sposiamo pienamente questa visione».

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Tommy parla poi del legame speciale con la nostra città. Che, per certi versi, inizia a diventare quasi più «casa» della sua Puglia. Un legame nato nel primo biennio (2018-2020) che ha trascorso in biancoblù, e cementatosi nei primi mesi di questa nuova vita all’ombra del Cidneo. Un legame alimentato dall’affetto che i tifosi hanno da sempre nei suoi confronti (il suo ritorno era stato addirittura «invocato» con uno striscione appeso fuori dal PalaLeonessa, nei primi giorni della scorsa estate). «Credo che la gente - commenta il playmaker - abbia davvero capito quanto ami questa città. Quando, alla fine del 2020, sono stato lasciato andare via sono rimasto molto deluso. Non me l’aspettavo affatto. Dopo l’esperienza a Trieste ho sperato di poter tornare. Oggi, giocare ancora qui è il coronamento di un sogno». 

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