Basket

Germani: Gabriel e Cobbins lunghi dai quali si può ripartire

L’ala grande e il centro hanno dato buone garanzie Nell’ossatura del futuro sarebbero pedine esperte
Kenny Gabriel e Michael Cobbins - © www.giornaledibrescia.it
Kenny Gabriel e Michael Cobbins - © www.giornaledibrescia.it
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Kenny Gabriel e Michael Cobbins: due lunghi con destini paralleli. Caratterizzati da un inizio di stagione all’insegna delle difficoltà, da una crescita giunta a maturazione in inverno, da infortuni in primavera (crack alla spalla in regular season per il centro, rimasto fuori fino alla gara con Cremona; botta al ginocchio per l’ala grande in gara -3 dei play off).

Gli americani, dopo la fatidica gara -4 contro il Banco, sono rimasti a chiacchierare fino all’alba, ripercorrendo la stagione, attorno a un tavolo del ristorante dell’hotel sassarese in cui alloggiava la Germani, in attesa dell’aereo mattutino che li avrebbe riportati a casa. Oggi, tanto Gabriel quanto Cobbins hanno buone chance di vestire la maglia della Pallacanestro Brescia anche nella prossima stagione.

Nelle more di un mercato che non è ancora nel vivo - e al netto delle situazioni legate agli esterni Della Valle e Mitrou-Long, che fanno gola a club di Eurolega - la volontà della dirigenza con gli uffici a San Zeno resta ferma: cercare, per quanto si può, di mantenere l’ossatura (o, almeno, una parte della spina dorsale) della rosa che tanto bene ha fatto nel corso della regular season dei record 2021-2022.

Identikit

Cobbins ha viaggiato con la media di 8.2 punti a partita in 21.3 minuti di utilizzo. Ha tirato da due col 70.7%, ha catturato 4.8 rimbalzi. Altalenante nei liberi, specie dopo il rientro dall’infortunio, dalla lunetta ha fatto registrare un 51,4%. Il season high di punti (18) risale al 20 gennaio, nella vittoria su Pesaro. La miglior prestazione a rimbalzo (11) è invece arrivata proprio in gara -4 a Sassari. In realtà, nel corso della serie dei quarti, ha faticato non poco.

Ma nell’ultima sfida al Banco è ritornato su alti livelli, complice forse il fatto che Bilan era condizionato dai falli. Le sue armi nel corso della stagione sono state la difesa in drop (contenimento indietreggiando) sul pick’n’roll avversario, la capacità di farsi sentire anche con la voce nella fase senza palla, il rimbalzo trasformato rapidamente in innesco per i compagni in un sistema che ha puntato molto sulla corsa contro le difese non schierate. Abile portatore di blocchi, nel rollare e nell’attaccare il ferro, il mancino texano, 30 anni il 9 agosto, ha portato anche spettacolo con gli iconici alley-oop co-firmati con Mitrou-Long.

Gabriel, pedina che non ha avuto un sostituto vero e proprio e che nel periodo di assenza di «Cobbo» ha giocato pure da cinque, è stato impiegato per 28 minuti a partita. I suoi numeri: 8.6 points per game, 33.1% da tre, 5.8 rimbalzi. L’americano, che si auto-definisce giocatore d’energia e di esperienza (pure in Eurolega), il 3 luglio compirà 33 anni. Pure lui pare aver trovato in Brescia una dimensione ideale.

Restando sul pacchetto lunghi, le valutazioni da fare sono poi su Christian Burns, che ha un’opzione per la prossima stagione, e su un Paul Eboua davvero poco utilizzato in stagione, ma spesso anche distante dall’idea di poter dare reali garanzie. Che, per forza di cose, serviranno in una stagione, la prossima, in cui tornerà in campo il «fattore Europa».

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