Germani, a Napoli il ritorno del tifoso Enzo: l’abbraccio di due città

La trasferta di ieri a Napoli per seguire la Germani non è stata una trasferta come tutte le altre per i sostenitori biancoblù, e per uno in particolare. Si tratta di Enzo Langella, storico tifoso bresciano che lo scorso febbraio, proprio al PalaBarbuto di Napoli, rischiò la vita mentre saliva le scale del palazzetto a mezz’ora dalla palla a due a causa di un attacco cardiaco potenzialmente letale. La prima a soccorrerlo fu una tifosa partenopea, una dottoressa, che effettuò le prime fondamentali manovre di rianimazione. Enzo venne portato subito in ospedale in codice rosso e la gara si disputò in un clima surreale con i tifosi bresciani, scossi dalla notizia, che decisero di non tifare e la curva napoletana che fece lo stesso in segno di rispetto.
Di nuovo in trasferta
Ieri, dopo oltre nove mesi Langella è tornato in trasferta e lo ha fatto proprio a Napoli. In mezzo ci sono stati più di 3 mesi di ricovero sospeso tra la vita e la morte, un lungo coma e un interminabile percorso di riabilitazione. Enzo si è presentato alla partita con la maglia di Napoli, seppur in mezzo allo spicchio dedicato ai tifosi bresciani, e per tutti i 40 minuti ha sventolato un cartello per ringraziare i tifosi napoletani che gli hanno salvato la vita.
L’intero PalaBarbuto gli ha tributato un lungo applauso, lui si è commosso, e i presenti con lui nel settore ospiti non hanno potuto trattenersi. In tanti, sia bresciani che napoletani, hanno versato delle lacrime davanti a un momento che va ben oltre lo sport.
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