Basket

Da Gabriel lettere d’amore alla moglie e alla Germani

Il lungo ieri su Teletutto «Scudetto? Yes we can Senza Cristina non sarei mai arrivato fino a qui»
Kenny Gabriel sa essere micidiale tiratore da oltre i 6.75 - © www.giornaledibrescia.it
Kenny Gabriel sa essere micidiale tiratore da oltre i 6.75 - © www.giornaledibrescia.it
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I Kasabian cantavano «Shoot the runner, shoot, shoot the runner. I’m a king and she’s my queen». Kenny Gabriel e la moglie Cristina hanno due tatuaggi gemelli. Le lettere «K» e «Q», iniziali di re e regina. «E senza di lei - ha raccontato ieri il giocatore della Germani, ospite di Basket Time su Teletutto - non sarei mai arrivato fin qui».

Con l’ultima gara di regular season alle porte, ma senza un peso specifico, contro la Virtus a Bologna (palla a due dopodomani, domenica, anticipata dalle 20.45 alle 17), la chiacchierata con la fortissima ala grande di Charlotte ha permesso di spaziare tra vari temi. Ma si è ovviamente parlato anche del duello contro le «V Nere», che oggi giocano a Sassari il recupero della ventesima giornata contro la Dinamo e, dopo la gara contro la Pallacanestro Brescia, precisamente mercoledì 11 maggio, si contenderanno il titolo di nuovi campioni dell’Eurocup con i turchi del Bursaspor.

La partita contro la corazzata guidata dal bresciano Sergio Scariolo ha comunque vari spunti d’interesse, se è vero che potrebbe venire rigiocata in questa stagione solo in un’eventuale serie di finale play off. «Possiamo farcela. Vincere il titolo? Yes we can - commenta il lungo statunitense, tra i leader tecnici ed emotivi della Germani di quest’anno -. Fin dall’inizio avevamo l’obiettivo di disputare un’ottima stagione. Avevamo cominciato con qualche difficoltà, ma poi abbiamo ribaltato la situazione».

«Family first»

Forse non è un caso che le svolte siano state concatenate. Sotto Natale, quando è iniziato il periodo magico della squadra di Magro, Gabriel ha ritrovato la miglior versione di se stesso. La Germani ha ritrovato un’ala grande esplosiva e funambolica, oltre che molto solida in difesa. I risultati hanno cominciato a fioccare. «Proprio in quei giorni Cristina e i nostri tre figli di 8, 11 e 12 anni sono venuti a trovarmi. Averli qui e non avere il pensiero di dovermi preoccupare "a distanza" ha contribuito a infondermi serenità».

Ma le lettere d’amore non sono finite. Perché, in chiusura di puntata, a domanda diretta (resterebbe a Brescia l’anno prossimo?), ha risposto: «Ma certo».

Giovanili

Ieri, a Pesaro, nella gara d’esordio della Next Gen Cup, l’Under 19 della Pallacanestro Brescia ha battuto Trento 85-59. Oggi, alle 19.30, la seconda partita del girone, contro Pesaro.

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