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Arrivo al Patascoss per la prima tappa della Winter Marathon

La gara invernale per auto storiche ha preso il via con un giorno di anticipo: 93 equipaggi al via
  • Le auto storiche alla prima tappa della Winter Marathon
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«Come ogni anno abbiamo voluto inserire una novità. Per il trentesimo la scelta è stata di fare la gara su due tappe» dice Andrea Vesco (qui l'intervista al termine delle verifiche tecniche), organizzatore con il padre Roberto della Winter Marathon.

La gara invernale per auto storiche ha così preso il via con un giorno di anticipo rispetto al tradizionale venerdì di prova e per i 93 equipaggi al via l’antipasto si è basato su 40 chilometri lungo la Val Rendena, da Campiglio a Campiglio. Un modo per scaldare motori e cronometri in vista dei 370 chilometri che gli equipaggi affronteranno venerdì sfidando nove passi di montagna e temperature fortemente sotto lo zero. E c’è chi ha deciso di correre con l’auto cabrio. «Se sono ancora vivo sabato ti racconto come è andata» scherza Paolo Sabbadini che con Alberto Riboldi corre su una Fiat 508 Balilla del 1933.

Al via anche Aliverti-Maffi su Fiat 508 C del 1937 vincitori lo scorso anno. Nel trentesimo della Winter Marathon sono sei gli equipaggi in gara che hanno già trionfato alla corsa con i chiodi. Manca il campione dei campioni, Giuliano Canè, sei vittorie in bacheca, fermato dall’influenza.

Tra i vincitori c’è anche Roberto Vesco che arrivó primo nel 1994 e che oggi invece è l’organizzatore. «Non so se più facile correre e vincere o organizzare la gara. Due impegni diversi, forse più complicato il ruolo di oggi perché devo pensare a tutti gli equipaggi e alla loro sicurezza dall’inizio alla fine».

 

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