«Vorrei abbracciare Alice, sono fiera di lei»

Ora vorrei solo abbracciare Alice e dirle dal vivo quanto sono fiera di lei! Quando ieri ho visto insieme alla nostra mamma il suo esercizio, ho capito subito che era da medaglia e io so bene quanto lei lo meriti. A parte questa incredibile gioia, è stata un’Olimpiade particolare per me, tosta, perché mai avrei immaginato di viverla solo da spettatrice.

Era il mio obiettivo: dopo tanti infortuni avrei voluto riscattarmi con una medaglia a Parigi, sarebbe stata la ciliegina sulla torta della mia carriera. Purtroppo, non è andata così perché a maggio, a tre mesi dall’Olimpiade, ho subito un altro infortunio al ginocchio che mi ha tolto la possibilità di avverare il sogno che inseguivo fin da bambina.

Vedere mia sorella e le mie compagne vincere una storica medaglia d’argento è stato molto emozionante e per fortuna ho potuto condividere la loro gioia, perché sono stata invitata dalla Federazione e da Sport Face a Casa Italia.

Quindi ho potuto vivere i primi giorni di gara da vicino e nel male, alla fine, sono stata anche fortunata. Nella nostra squadra siamo tutte molto unite e abituate a sostenerci a vicenda, ma il rapporto con mia sorella è speciale e sono molto orgogliosa dei suoi successi. Il suo supporto, insieme a quello di tutta la squadra azzurra e delle Fiamme Oro, è per me fondamentale in questo momento.

Purtroppo, non sono riuscita a vedere altri sport mentre ero a Parigi, perché ero troppo concentrata sulla ginnastica. Adesso che sono a casa sicuramente mi godrò anche le imprese degli altri atleti: ogni storia e ogni medaglia è un incentivo a non mollare, ad andare oltre le difficoltà che a volte paiono insormontabili, a tirare fuori tutta la forza che hai dentro.