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Vespa 125: retrò ma «elettronica»

Si può ben affermare che dal 1946 - anno di commercializzazione della prima Vespa - ogni nuovo scooter Piaggio faccia notizia: oggi la nuova Vespa LXV 125 adotta l'alimentazione a iniezione elettronica, allineandosi così agli altri scooter della Piaggio tutti a norma Euro 3.
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Si può ben affermare che dal 1946 - anno di commercializzazione della prima Vespa - ogni nuovo scooter Piaggio faccia notizia: oggi la nuova Vespa LXV 125 adotta l'alimentazione a iniezione elettronica, allineandosi così agli altri scooter della Piaggio tutti a norma Euro 3.
La LXV 125 fa parte della famiglia Vintage della Vespa: sono i modelli che ricordano in più di un particolare (doppia sella, portapacchi posteriore, strumentazione, ecc.) gli scooter Piaggio del secolo scorso e che piacciono per la linea gradevole, per le tinte elegantemente retrò, per le finiture ricche di cromature e di ricercatezze. Il motore è sempre un monocilindrico a 4 tempi con distribuzione monoalbero in testa che comanda due valvole. Anche in questo caso, Piaggio propone un'efficace trasmissione con variatore automatico (CVT); il raffreddamento ad aria completa un quadro tecnico moderno, semplice e affidabile. Con l'iniezione elettronica si è dato al 125 ancor più coppia, non intaccando le proverbiali doti di affidabilità tipiche dei motori a 4 tempi degli scooter della Piaggio.
Vista da vicino la LXV 125 richiama il passato: la scocca rigorosamente in acciaio (come sulle Vespe Anni '60) ha il fanale e la strumentazione staccati dal manubrio; la colorazione Verde Portofino (unica per questo modello) era tipica degli anni Cinquanta. A 3.990 euro, antico e moderno si coniugano efficacemente.l. s.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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