Tiger Sport, la 1050 è potente, ma è sempre docile

Catalogare e liquidare la nuova versione della Triumph Tiger Sport 1050 come l'ennesimo tentativo di far concorrenza all'irraggiungibile Bmw GS, sarebbe davvero riduttivo. Le Triumph dell'era moderna (dai bicilindrici frontemarcia ai modernissimi tre cilindri di varia cubatura) sono motociclette davvero ben fatte e molto gratificanti: il consenso ottenuto in Europa e al di fuori del Vecchio Continente dalla completa gamma della casa inglese dà pieno merito a un progetto industriale davvero ben concepito, non solo riproponendo un logo che negli anni Cinquanta e Sessanta ha contribuito alla storia del motociclismo ma gratificando l'utenza con modelli tecnologicamente molto moderni e affidabili.
La Tiger Sport edizione 2013 si presenta oggi sul mercato con molte modifiche rispetto al passato, rimarcando ancora una volta come in queste grosse cilindrate tuttofare (tuttoterreno, entrofuoristrada, ecc.) l'indole turistica emerga sempre di più, accontentando il motard europeo che in questi anni si è dimostrato e riscoperto buon viaggiatore e quindi amante di quei mezzi a due ruote, comodi, affidabili, facilmente accessoriabili per il mototurismo (borse, bauletti, GPS, ecc.).
Anche nella versione 2013 della Tiger quello che emerge è il grosso propulsore a tre cilindri, ancora una volta elemento pulsante e caratterizzante di questa 1050 che fa della pastosità nella guida, del comfort di marcia e della potenza i suoi lati migliori. Il 1050 in questa evoluzione 2013 coniuga le caratteristiche di comfort del già conosciuto 1200 ma offre, a un prezzo di listino decisamente accattivante (12.000 euro), un rinnovamento globale nella parte motoristica e nella ciclistica: il tre cilindri eroga ora quasi 125 cavalli (potenza allineata a quella della concorrenza), ma il dato di coppia massima è stato ottenuto a un regime inferiore rispetto al passato a tutto vantaggio della pastosità di guida e dell'elasticità ai bassi e medi regimi. I cultori dei motori a tre cilindri (oggi di gran diffusione anche nel mondo automobilistico) affermano che con un simile frazionamento si ottengono dimensioni e ingombri vicini a quelli di un bicilindrico con dati di coppia, elasticità e potenza assimilabili al più frazionato quadricilindrico: le vibrazioni, inoltre, nel motore a tre vengono più facilmente sconfitte, rendendo così molto fluida la guida e l'erogazione della potenza.
L'aggiornamento 2013 del 1050 di casa Triumph non riguarda solo il dato di potenza massima ma anche i miglioramenti apportati al cambio a sei marce (ora più dolce nel comando) e la rapportatura finale più corta; nuovo anche l'impianto di scarico, ora in alluminio e deci-samente racing e ulteriori affinamenti sono stati apportati con l'Abs, il sistema antibloccaggio oggi vero must sulle grosse cilindrate. Triumph, per questa nuova evoluzione Sport della Tiger, non ha ritenuto opportuno dare ulteriore spazio ai controlli elettronici e a parte l'Abs di serie in questa Triumph sono assenti sia il controllo di trazione sia il comando che permette al guidatore di spaziare tra diverse mappature di erogazione della potenza: scelte oculate e intelligenti quelle fatte da Triumph per questa Tiger in ottica di un contenimento del prezzo finale di listino, in questo caso decisamente concorrenziale rispetto a simili modelli di produzione europea e giapponese.
Manubrio alto, cupolino protettivo, sella ribassata di cinque centimetri, possibilità di borse laterali (con un innovativo attacco basculante), pneumatici stradali, impianto freni di ottima qualità: il piatto è servito per il mototurista di lungo corso che in questa Triumph Tiger Sport troverà un ottima compagna di viaggio e di divertimento. E la lista degli optional (oggi non ancora comunicata ufficialmente) permettono a questa 1050 di attrezzarsi più che bene con borse, bauletti, GPS, manopole riscaldate.
Luca Scarpat
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