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Tamburello femminile, l’eterno amore e il grande sogno del Capriano

Le giovanissime cresciute fianco a fianco nel vivaio vogliono riportare in paese i fasti vissuti in passato
Le ragazze del Capriano del Colle - © www.giornaledibrescia.it
Le ragazze del Capriano del Colle - © www.giornaledibrescia.it
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Da anni non ce la passiamo bene nel tamburello maschile. Per fortuna c’è la squadra femminile di Capriano del Colle, l’unica della nostra provincia a disputare un campionato nazionale, quello di serie B al via oggi. È composta da atlete giovanissime, cresciute nel vivaio.

C’è chi studia, c’è chi già lavora, c’è chi fa entrambe le cose, quasi tutte abitano a due passi dall’oratorio, tanto da raggiungerlo a piedi o in bici per partite e allenamenti. Un solido legame con l’ambiente accresciuto dai vincoli familiari: Sara Agosti, classe 2004, è figlia dell’allenatore Alfredo. Beatrice Peroni, 28 anni, laureata in Ingegneria, è sorella di Paolo e moglie di Fabio Migliorati, entrambi giocatori. Martina (2006) e Chiara Piovanelli (2007) sono sorelle. E dietro c’è un paese che spinge. «Una delle soddisfazioni maggiori - ricorda spesso Sara Agosti - è stato quando un signore che non conoscevo mi ha chiesto come fosse andata la partita, segno che la gente ci segue». Il ricordo degli anni epici in serie A è ancora vivo. Nella speranza, un giorno, di arrivarci anche con le donne.

Risultati

Di imprese, del resto, queste ragazze ne hanno già fatte, come quella delle tre «frittellas», come venivano simpaticamente chiamate dall’allenatore di allora la stessa Sara Agosti, Giorgia Saottini (classe 2003) e Laura Pezzali (classe 2004, convocata più volte nella Nazionale giovanile). Alle finali del Campionato italiano Juniores furono costrette a giocare da sole la prima partita con la Pieese perché le altre due compagne di squadra erano impegnate negli esami scolastici. Contro ogni previsione, pur in tre contro cinque, riuscirono a vincere.

Quel giorno se lo ricordano ancora. «Restò il rimpianto di non aver completato l’opera nelle gare successive con la formazione al completo - ricorda oggi Giorgia -, probabilmente perché avevamo spese tutte le energie».

Una fase di gioco - © www.giornaledibrescia.it
Una fase di gioco - © www.giornaledibrescia.it

Le giornate della Saottini non finiscono mai: oltre ad allenarsi, lavora in un Caf e studia psicologia a Verona. Una società della zona le ha chiesto di giocare lì. Alla comodità ha preferito la fedeltà ai colori del Capriano. C’è anche chi è tornata dopo aver provato altro, come Veronica Ferretti (classe 2003), che aveva smesso per giocare a pallavolo. Poi ha prevalso l’amore per il tamburello. Chi meglio rappresenta il senso di appartenenza alla causa è la veterana Beatrice Peroni, che già giocava quando nacque la prima squadra femminile in paese. «Allora - racconta - ero io la ragazzina, pronta a demoralizzarsi subito quando le cose non andavano bene. Memore di quegli anni, so cosa dire alle mie giovani compagne nei momenti di difficoltà».

L’esperienza del Capriano del Colle è seguita con simpatia anche dal ct azzurro Alessandra De Vincenzi, che ha portato l’Italia a vincere gli ultimi Mondiali. «La serie B è un serbatoio inesauribile per il torneo maggiore ed è giusto, come succede a Capriano, che siano le più giovani ad andare in campo, per farsi le ossa. La Federazione si sta spendendo molto per abbassare l’età media delle praticanti con l’organizzazione di tornei anche per Under 8, 10 e 12. E stiamo cominciando a entrare nelle scuole».

Come convincere una ragazza a provare col tamburello? «È una disciplina che si pratica in totale sicurezza perché non c’è contatto fisico. E poi insegna che se si va assieme nella stessa direzione puoi raggiungere ogni traguardo». Quello del Capriano è di fare tanta strada ancora. «L’anno scorso le ragazze raggiunsero i play ff - ricorda il tecnico Alfredo Agosti -. Arrivarci ancora aumenterebbe l’autostima del gruppo e ci consentirebbe di fare ulteriore esperienza con le più forti del campionato».

Sottolinea il presidente Franco Casanova: «La nostra forza è il gruppo, spesso i ragazzi vengono ad aiutare la squadra femminile negli allenamenti. E abbiamo amici anche fuori dalla società, come Enrico Prelaz, presidente della squadra di calcio del Real Montenetto, che ci presta il pullmino per le trasferte».

E oggi (alle 15.30), contro il Ciserano, ricomincia l’avventura delle piccole grandi donne del Capriano del Colle.

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