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Stefanie Horn volta pagina: «Delusa, ma ora penso al kayak cross»

Un altro piazzamento di prestigio senza medaglie per l’italo-tedesca, quinta nel K1: «Ho sbagliato nella seconda parte»
Stefanie Horn ha cullato per qualche minuto il sogno di conquistare il bronzo - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Stefanie Horn ha cullato per qualche minuto il sogno di conquistare il bronzo - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Alla terza partecipazione olimpica, dopo l’ottavo posto di Rio e il quarto di Tokyo, Stefanie Horn mette in fila l’ennesimo piazzamento nella parte alta della classifica, ma pure a Parigi deve salutare la medaglia. Stavolta però non è un addio, ma un arrivederci perché la settimana prossima la trentatreenne della Marina Militare avrà una nuova possibilità nel kayak cross.

Intanto bisogna archiviare un quinto posto intriso di delusione e amarezza, in una finale del K1 slalom dominata dalla favoritissima della vigilia, l’australiana Jessica Fox, dominatrice da cima a fondo e meritatamente rivestitasi d’oro, mentre d’argento si è colorata la polacca Klaudia Zwolinska, staccata di 1”45, e il bronzo è stata la tinta della britannica Kimberley Woods, distante 2”89 dalla vincitrice.

La reazione

«Sono delusa, ma questa è la vita. Non saprei cosa aggiungere. Mi sono allenata veramente bene, ho migliorato tantissimo la parte mentale. Nella prima parte sono stata in linea con quanto mi ero prefissata, nella seconda parte ho sbagliato l’ultima sponda e lì ho perso un sacco di tempo. È andata così, ma adesso ho ancora il cross», sono le prime parole a caldo di Stefanie Horn.

Quarta al termine della semifinale, dove era apparsa molto più in forma rispetto alle due discese di qualificazione, l’azzurra ha cominciato la finale col piglio giusto, tanto che al primo rilevamento cronometrico era avanti rispetto a Fox. Poi si è persa progressivamente, smarrendo in mezzo alle rapide le speranze di medaglie. Eppure, come le quattro che l’hanno preceduta, Horn ha completato il percorso senza errori in 101”43. L’oro è rimasto a 5”35, il bronzo a 2”46.

Errori

Stefanie Horn durante la semifinale di ieri - Foto Epa/Maxim Shipenkov © www.giornaledibrescia.it
Stefanie Horn durante la semifinale di ieri - Foto Epa/Maxim Shipenkov © www.giornaledibrescia.it

«Se ripenso alla percorso credo che ho perso un po’ dappertutto. L’errore è stato aver voluto tagliare troppo le linee. Questo non mi ha consentito di esprimere il mio punto di forza che è la conduzione della barca. Quindi è come se la mia canoa non volasse e di conseguenza ho perso tempo».

Intanto per smaltire la delusione Stefanie si rifugge sugli affetti: «Prima di tornare in hotel incontrerò la mia nipotina, che spero possa darmi la giusta energia». Poi da oggi punto e a capo, perché il nuovo regolamento olimpico prevede una seconda chance. Il kayak cross è una specialità in cui Horn si è adattata finora meglio delle rivali, pertanto la prossima settimana sarà un’atleta da tenere particolarmente d’occhio.

«Da martedì dovrò cambiare completamente gli allenamenti perché lascerò la barca di carbonio per salire su quella di plastica, pesante addirittura 18 chili perché deve reggere l’urto quando ci tuffiamo dalla rampa di lancio. Occorrerà molta forza per gestirla e in più ci sarà il confronto diretto con le rivali spalla a spalla».

Un altro sport rispetto al K1 tradizionale, segno inevitabile dei tempi. Le tv impongono infatti tempi ristretti e gare sull’avversario e non contro il cronometro. Vince chi è più scaltro e lesto, con buona pace dei puristi e dei tradizionalisti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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