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Squash a Brescia: la palestra rinasce con il sogno olimpico

Quarant’anni fa nacque la prima struttura a Bovezzo: ora in via Dalmazia apre un nuovo club che punta a benessere e a Los Angeles 2028
Una partita di squash - © www.giornaledibrescia.it
Una partita di squash - © www.giornaledibrescia.it
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Per decidere come colpire una pallina e dove cercare di indirizzarla contro il muro serve una decisione di una frazione di secondo. Ma, oggi, il tempo dello squash a Brescia si dilata come per magia. Corre indietro a quarant’anni fa, si proietta idealmente nel futuro di uno o due quadrienni. Fissa un appuntamento tra ventiquattro ore.

La storia dello squash a Brescia

Lo squash nella nostra terra nacque quattro decenni fa, il 26 ottobre 1984. A Bovezzo Amedeo Bianchetti aprì il primo club. Quel posto – oggi – non esiste più. Ha vissuto gli anni del boom, e ha attraversato l’epoca del declino. A Brescia città, l’ultimo avamposto di questo sport di racchetta (incredibilmente nobile, bello, faticoso e salutare) era lo Squash Bag di via Dalmazia. Ha chiuso in estate. Adesso riapre, ristrutturato, rinnovato e, soprattutto, ripensato, per volontà di un gruppo di giocatori, i quali non si sono arresi all’idea che il loro sport del cuore sparisse dalla terra della Leonessa. Dove, a livello nazionale, appunto quarant’anni fa trovò una vera e propria capitale.

Il nuovo impianto e il sogno olimpico

Sabato 26 ottobre 2024 verrà inaugurato il nuovo impianto. Si chiamerà QI fit. Qui, accanto all’attività «ordinaria», muoverà i primi passi il Progetto Olimpia 2028-2032. Ne parla proprio Bianchetti, grato ai nuovi soci che hanno «salvato» questa disciplina a Brescia.

«A Los Angeles 2028, per la prima volta, lo squash sarà sport olimpico – afferma –. Sogno di poter crescere in casa il campione o la campionessa che rappresenterà l’Italia. Se non in California, ai Giochi di quattro anni dopo, a Brisbane. Inizieremo a lavorare con i ragazzini dai 10 ai 14 anni, facendo rete con altri club d’Italia».

Bianchetti, senza dubbio, di crescita di futuri campioni s’intende. A Bovezzo, negli Anni Ottanta, formò decine di ragazzi che avrebbero poi vinto campionati a livello nazionale. Tra questi spiccava il figlio Davide, cinque volte oro agli Assoluti e giocatore di livello mondiale (top ranking ventiquattresima posizione, vent’anni fa). In questa storia tutto si tiene.

Davide Bianchetti – oggi affermato coach in Svizzera – sarà responsabile tecnico di QI fit. A cadenza mensile terrà masterclass e seguirà i giocatori di ogni età. La palestra di via Dalmazia offre tre campi, una zona fitness, un’area wellness, una sala per corsi (anche olistici) e uno spazio per la convivialità. «QI (in alcune grafie Ki, ndr) nella filosofia orientale significa energia vitale – spiegano i soci fondatori –. Il nostro progetto si basa su un’offerta che punta al benessere psicofisico a tutto tondo». A partire dallo squash, sport che Forbes definì il più salutare al mondo, in uno studio del 2003.

L’inaugurazione

Sabato 26 ottobre è in programma l’inaugurazione della palestra. Dalle 10 sarà possibile provare tutte le attività offerte.

Dalle 15 alle 18 Davide Bianchetti e la moglie Julia Schmalz (campionessa svizzera Over 35) saranno in campo per testare il livello di qualsiasi giocatore voglia cimentarsi in qualche scambio.

Alle 18 è infine previsto l’intervento istituzionale di Alessandro Cantoni, assessore del Comune di Brescia con delega allo Sport.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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