Spettacolo al «Gabric»: Riva e Arnaudo re e regina dei 10.000 metri
Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
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Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
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Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
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Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
Campionato italiano dei 10.000 metri al Gabric, festa dell'atletica
Il movimento bresciano dell’atletica leggera ha fatto ancora centro. Stavolta senza salire sul podio con un atleta, ma organizzando in maniera impeccabile il Campionato italiano dei 10.000. Al campo Gabre Gabric di Sanpolino, Fidal Brescia e Cs San Rocchino hanno allestito una rassegna di livello, trasformando la festa del lavoro in un festival della corsa.
Risultati
A indossare la maglia tricolore sono stati due piemontesi, entrambi capaci di abbinare il titolo italiano dei 10.000 a quello dei 5.000 dell’anno passato. Pietro Riva tra gli uomini e Anna Arnaudo al femminile erano i favoriti della vigilia e hanno rispettato i pronostici. Riva, atleta delle Fiamme Oroha conquistato il trionfo nel giorno del venticinquesimo genetliaco, festeggiando il compleanno nel migliore dei modi, al termine di una volata che è stato il momento più bello della domenica dal punto di vista tecnico. Riva, allievo di Stefano Baldini, ha infatti battuto per 78 centesimi l’altro piemontese Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto), cui va il merito di aver vivacizzato la competizione. Dopo il passaggio a metà gara in 14’25”, la seconda parte è stata più veloce della prima, ma comunque non si è riusciti a frantumare il muro dei 28 minuti. Rispetto a quanto dichiarato in sede di presentazione, il lavoro delle due lepri keniane non è stato efficace, tanto che a tratti il loro ritmo iniziale più che lanciare, sembrava rallentare il plotone.
«Volevo regalarmi questa gioia, anche perché le ultime due edizioni non erano andate bene e avevo l’obiettivo di riscattarmi. Ho cercato di controllare, puntando sullo sprint finale, cercherò il tempo in altre occasioni, qui contava vincere», racconta un euforico Riva. Medaglia di bronzo per il ventenne romano Francesco Guerra (Gp Parco Alpi Apuane), che oltre a precedere Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) e Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre) si è preso anche il titolo italiano Promesse, superando nella classifica Under 23 il brianzolo Luca Alfieri (Pbm Bovisio Masciago) e Marco Fontana Granotto (Atl. Insieme Verona). Nulla da fare per i bresciani: Francesco Agostini non ha concluso la fatica, alzando bandiera bianca all’ottavo chilometro quando aveva già perso posizioni, mentre Davide Copeta non si è presentato al via, giacché infortunato.
Tra le donne
Vittoria netta della ventunenne Arnaudo (Battaglio Cus Torino), che rimane a sei secondi dal personale ma si mette al collo due maglie, confermando anche il titolo Under 23 già vinto nel 2021. Argento per Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina), bronzo alla bellunese Gaia Colli (Atl. Valle Brembana). «Per metà gara ho corso praticamente da sola – osserva la vincitrice – ed è stato faticoso dal punto di vista mentale. Mi sarebbe piaciuto qualche secondo in meno nel crono, ma sono felicissima per aver essermi aggiudicata due titoli italiani». L’unica soddisfazione agonistica bresciana della giornata è il secondo posto in campo Promesse dell’imperiese Aurora Bado (Freezone), quinta assoluta. Tra le prime dieci ha concluso anche Sara Bottarelli (Freezone), nona.
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