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Renault Wind: la spider «possibile» con tanta tecnologia

In arrivo a settembre la coupé-roadster, con tetto in lamiera che si ribalta nel bagagliaio. Motorizzazioni turbo e aspirato.
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NIZZA
Una piccola coupé-roadster, con tetto in lamiera che si apre ribaltandosi nel bagagliaio senza variarne la capacità di 270 litri; una due posti secchi d'impronta sportiva che strizza l'occhio ai giovani anche in virtù di un listino a partire da 18mila euro. Arriva a settembre con l'offerta di due motori benzina, un turbo da 100 CV e un aspirato da 133, la proposta Renault per guidare open-air che allarga verso il basso-gamma la possibilità di scelta. Il nome? Non poteva che essere Wind. Lunga 3,83 metri, a metà strada tra la Twingo (3,60), di cui recepisce il pianale, e la Clio (4,03 metri), l'ultima nata della Régie si presenta con forme compatte e muscolose, una fiancata a cuneo, un grande spoiler sopra la zona posteriore: linee certamente originali se non slanciatissime.
Una configurazione di tale sorta è del resto la conseguenza obbligata della scelta di un tetto rigido in un unico pezzo, che si ribalta per essere poi inghiottito sotto il cofano del vano bagagli. Una soluzione poco diffusa, che presenta il vantaggio di una semplificazione costruttiva, di un notevole risparmio di peso (tetto e cinematismi non raggiungono i 22 chilogrammi), di una maggior affidabilità nel tempo con minori costi di manutenzione.
Le particolari dimensioni della coda derivano proprio dalla necessità di consentire gli spazi per riporre il tetto in metallo. La sensazione finale è comunque di gradevolezza oltre che di robustezza e sportività. Anche gli interni sottolineano questa impressione: nuova strumentazione con tre indicatori circolari sotto una palpebra lucida, sedili sportivi con poggiatesta integrati, pedaliera in alluminio, volante e pomello del cambio in pelle. Due i motori a benzina, un 1.2 Tce sovralimentato da una turbina a bassa inerzia che garantisce risposte pronte ad ogni regime; ed un 1.6 a 16 valvole aspirato mutuato dalla Twingo Rs. Il primo ha una potenza di 100 cv, una coppia massima di 152 Nm (con un'overboost sopra i 4.500 giri che regala, sia pure temporaneamente, altri 5 cv e 6 Nm), accelera da 0 a 100 kmh in 10,5 secondi, tocca una velocità di punta di 190 kmh con consumi medi dichiarati di quasi 16 km/litro ed emissione di 145 g/km di CO2.
Il motore aspirato ha 133 cv di potenza, 160 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 in 9,2 secondi, raggiunge la velocità massima di 201 kmh, consuma in media secondo i dati forniti da Renault oltre 14 km/litro. Per entrambi cambio manuale a 5 marce.
Al volante colpisce innanzi tutto la posizione di guida bassa e sportiva. I sedili sono ben profilati, l'assetto stradale particolarmente esaltante sul misto, dove la Wind trova il suo terreno d'elezione grazie ad un assetto mutuato dalla tecnologia di Renault Sport. Per viaggiare a vettura aperta consigliabile il frangivento a rete. Per il lancio di settembre l'offerta è la versione Blizzard a 18mila euro con motore 1.2, 19mila con l'1.6. Di serie cerchi in lega da 16'', climatizzatore manuale, cruise control, Esp, stereo. Previste inoltre due iniziative speciali: 50 esemplari Collection superequipaggiati con motore 1.2 a 20mila euro e cerchi da 17''a richiesta.
Graziano Guerini

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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