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Quegli intrecci sospesi in volo delle nuove farfalle acrobatiche

Vincenzo Cito
I successi arrivati in coppia delle giovani sorelle Codato e la bravura di Beltrani ha affascinato pure la Rai
Le atlete della Millenium Brescia © www.giornaledibrescia.it
Le atlete della Millenium Brescia © www.giornaledibrescia.it
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Quando le sorelle Codato si scatenano in casa nella classica lite fra sorelline, può capitare che Martina, nata nel 2009, minacci scherzosamente Aurora, più piccola di tre anni. «Guarda che alla prossima gara ti mollo e vai giù». In realtà non è mai successo, perché è proprio l’intesa maturata nel tempo la vera forza delle due giovanissime della Millennium, da considerare fra le più promettenti nel doppio dei tessuti aerei, disciplina emergente che sta conquistando il favore delle giovanissime.

Le sorelle Codato premiate con l'oro al campionato nazionale Csen di Velletri © www.giornaledibrescia.it
Le sorelle Codato premiate con l'oro al campionato nazionale Csen di Velletri © www.giornaledibrescia.it

Si tratta di una specialità acrobatica nella quale le atlete compiono movimenti scenografici e spettacolari arrampicandosi su un tessuto di stoffa elastica fissato a un moschettone o a un gancio fino a 10 metri da terra. Sotto si posizionano una rete o un materasso per prevenire le cadute e garantire la massima sicurezza dell’atleta. Durante la performance, il tessuto viene avvolto intorno al corpo e il controllo è assicurato attraverso l’uso di braccia, gambe, addominali e anche da veri e propri nodi che vengono chiusi e rilasciati con giochi di bilanciamento di peso.

L’esibizione

Si tratta di uno sport che accende l’estro, perché i temi dell’esibizione, che può durare fino a tre minuti, sono molto spesso scelti dalle atlete stesse, che si vestono secondo l’occasione e vengono accompagnate dalla musica concordata per la coreografia. È una giuria a valutare la prestazione, tenendo conto che la prova deve comprendere anche una serie di esercizi obbligatori.

Le due sorelle Codato, che agli ultimi Campionati nazionali di Velletri, nella categoria intermedia, hanno colto l’oro fra le Under 18 contro atlete più grandi di loro, si sono avvicinate a questo sport dopo aver abbandonato lo sci. A scoprirlo per prima fu Martina, quando a soli 6 anni assistette a quella che allora era una semplice esibizione assimilabile all’arte circense, da cui pare abbia avuto origine.

Diventato sport, ha attratto anche Aurora, e fin dalle prime esibizioni – sotto la guida di Cinzia Bonsignori – le due Codato hanno mostrato un particolare talento. Entrambe parteciperanno alle selezioni mondiali in programma il 2 novembre a San Giovanni Lupatoto (Verona), mentre per la rassegna iridata 2025 si è già qualificata un’altra giovanissima bresciana, Mariavittoria Beltrani, classe 2012, argento Under 14 nella prova individuale tricolore, la cui bravura giorni fa ha attirato anche l’attenzione di una troupe della Rai, venuta in città per realizzare un servizio per Uno mattina.

In trasmissione questo sport è stato particolarmente consigliato ai giovani dallo psicologo Stefano Pieri, che ha spiegato: «I giovani hanno molta energia e spesso non riescono a gestirla. Questo tipo di esercizio fisico è ideale, perché aiuta anche a liberare la mente».

Genesi

L’interesse per i tessuti aerei sta crescendo ovunque, anche se non c’è ancora una federazione. Tutto è ancora nella fase embrionale, gli enti di promozione sportiva organizzano autonomamente saggi, esibizioni e tornei che hanno sempre un gran numero di iscritte, perché lo sport comprende anche le specialità del cerchio aereo e della danza con amaca.

Conferma il presidente della Millennium Lucio Zanchi: «Da anni avevamo proposto questo sport come semplice attività, poi – sotto la spinta dei loro genitori – le atlete ci hanno chiesto la partecipazione alle gare come occasione di confronto. Abbiamo esordito nel 2023 e i risultati sono andati al di là di ogni previsione. Ora abbiamo un vero e proprio settore agonistico».

Il primo approccio avviene a 1-2 metri da terra, per vincere la paura di cadere. Ben presto le ragazze stesse chiedono di salire più in alto, trascinate dalla curiosità di provare nuovi esercizi. Perché la creatività non conosce orizzonti e può svilupparsi in ogni direzione, seguendo l’istinto del momento, ma seguendo canoni prefissati che esaltino anche la tecnica. L’esperienza può cominciare come gioco o come semplice curiosità, poi diventa un impegno serio che richiede almeno tre lezioni settimanali. E con i tessuti aerei si può anche volare sulle ali della fantasia, sognando che questa disciplina un giorno possa diventare specialità olimpica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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