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Pugilato, per Mattia Facchini la gioia è «massima»: suo il titolo italiano dilettanti

Il 20enne portacolori della Boxe Lumezzane si è dimostrato il più forte nella categoria 92 kg
Mattia Facchini (in rosso) sul ring
Mattia Facchini (in rosso) sul ring
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Campione d’Italia dei pesi massimi dilettanti. Dopo il secondo posto della scorsa edizione, quest’anno non ce n’è stato per nessuno, e il 20enne Mattia Facchini della Boxe Lumezzane ha conquistato il tricolore nella categoria 92 kg agli Assoluti 2023, le cui fasi finali si sono svolte tra lunedì e venerdì a Chianciano Terme, cittadina toscana nota per le proprietà terapeutiche delle sue acque.

Il ragazzo di Bovegno, allenato in Valgobbia dall’ex professionista Sipontino La Torre, lo ha conseguito al termine di un percorso lineare, facendo sembrare semplice un’impresa che è invece davvero notevole.

Percorso

Nei quarti ha avuto la meglio sull’altoatesino Gabriel Capone, che già nel 2022 aveva dovuto soccombere sotto la gragnuola di colpi portati a segno dal massimo bresciano: stavolta, il suo allenatore non ha fatto in tempo a gettare la spugna, perché al minuto 1.40 della 1ª ripresa Mattia lo ha messo definitivamente Ko.

Poco meglio è andata a Silas Marcandelli in semifinale: in questo caso l’atterramento è avvenuto al 3º round, e dopo il conteggio il combattente ligure si è rialzato, perdendo comunque nettamente ai punti.

Ultimo atto

La furia di Facchini non si è placata nemmeno in finale. Memore di una falsa partenza nel 2022 nella sfida decisiva contro Bortone, ha aggredito sin dalle prime battute il pur forte contendente Imam Bouhuch, rappresentante dell’Emilia Romagna, costringendolo alle corde in diversi passaggi del match: il punteggio finale, 5-0 in favore dell’atleta bresciano, certifica una superiorità che non è mai stata in discussione.

Grande soddisfazione per La Torre, che vede finalmente il suo pupillo sul gradino più alto del podio nel torneo più significativo, dopo l’inaspettato stop subito in settembre agli Italiani Under 22.

E gioia enorme per Facchini, che si è allenato con l’idea di raggiungere questo traguardo, e altri ancora. Commenta felice: «È indescrivibile la sensazione che provo… Penso di non aver ancora metabolizzato la cosa. Ammetto che la tensione era alta, ma lo era altrettanto la fiducia che riponevo nelle mie capacità e nel mio maestro "Sipo", senza il quale non sarei mai arrivato qui. È lui che voglio ringraziare in primis». Quindi prosegue: «Ringrazio mamma e papà, la mia fidanzata e i suoi genitori, i miei compagni della palestra e Vincenzo Maiolini (altro ex professionista che supporta La Torre nella conduzione della Boxe Lumezzane, ndr), che ci dà una grande mano, senza mai farci mancare niente».

Infine, una nota che per noi e per i lettori suonerà misteriosa, ma che di sicuro farà piacere al (per ora sconosciuto) destinatario: «Ringrazio anche il signor Andrea: mi limito a indicarlo così, senza cognome, finché non raggiungerò un obiettivo ancor più prestigioso».

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